Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2022

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Il Magnificat, il più bello inno di lode, abbonda di citazioni e riferimenti. Maria si rivolge a Dio con la parola di Dio. Porta la sua parola dentro di sé e quando apre la bocca i testi sacri riaffiorano nella sua lode. La vita di Maria è il frutto della parola di Dio che trasforma e santifica. Un’altra promessa compiuta, “mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto” (Is 55, 11).

Dio dice e avviene. La sua parola ha il potere di trasformare profondamente la realtà e non ritornerà senza aver compiuto ciò per cui è stata mandata. Maria pronuncia il Magnificat e Dio lo realizza nella sua vita.

Il Magnificat di Maria riprende un altro Magnificat, quello dell’Antico Testamento, ovvero il salmo 103 (104): «Benedici il Signore, anima mia!». L’inno che racconta Dio misericordioso. Maria loda Dio che non si stanca di salvarci: l’Amore che non si risparmia, Dio dell’Universo che sceglie quello che è piccolo, umile e povero. Maria incontra Dio misericordioso prima nei testi sacri, poi lo accoglie nel cuore e si fa trasformare da questa forza dirompente.

“Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. (…) Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Guidati dalla parola di Dio siamo in grado di scegliere quello che Dio ha preparato per noi e sperimentare quanto la nostra libertà e la sua volontà si cercano.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

Il commento di oggi è proposto da Gabriela Rogowska.