Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2019

Medita

In questo tempo di Avvento, la Liturgia ci ripropone il Vangelo della visita dell’angelo a Giuseppe. Qualche giorno fa, l’invito era di riconoscere la presenza di Dio nella propria vita: come Giuseppe, non temere di guardare in faccia al Signore e accogliere la novità sconvolgente che porta con sé.

Giuseppe è l’ultimo patriarca biblico che ha ricevuto il dono dei “sogni”. Sono ben quattro infatti le apparizioni che, durante l’infanzia di Gesù, l’angelo fa a Giuseppe: quella raccontata, e poi Mt 2, 13 (esodo in Egitto), Mt 2, 19 (ritorno dall’Egitto) e Mt 2, 22 (avvertimento di non fermarsi in Giudea). È lui che, nei primi momenti della vita di Gesù, prende le redini della famiglia: fa sua la missione affidatagli da Dio e porta a compimento la sua vocazione, di padre e di sposo.

Rifletti

Abbiamo ascoltato nel Vangelo che «Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’Angelo del Signore e prese con sé la sua sposa». In queste parole è già racchiusa la missione che Dio affida a Giuseppe, quella di essere custos, custode. Custode di chi? Di Maria e di Gesù; ma è una custodia che si estende poi alla Chiesa, come ha sottolineato il beato Giovanni Paolo II: «San Giuseppe, come ebbe amorevole cura di Maria e si dedicò con gioioso impegno all’educazione di Gesù Cristo, così custodisce e protegge il suo mistico corpo, la Chiesa, di cui la Vergine Santa è figura e modello». (Papa Francesco)

Prega

O San Giuseppe, Patrono della Chiesa,
Tu che accanto al Verbo incarnato
lavorasti ogni giorno per guadagnare il pane,
traendo da Lui la forza di vivere e faticare;
Tu che hai provato l’ansia del domani,
l’amarezza della povertà, la precarietà del lavoro;
Tu che irradi oggi l’esempio della tua figura,
umile davanti agli uomini,
ma grandissima davanti a Dio;
guarda alla immensa famiglia che ti è affidata!
Benedici la Chiesa, sospingendola sempre più sulle vie
della fedeltà evangelica, e custodisci la pace nel mondo,
quella pace che sola può garantire lo sviluppo dei popoli
e il pieno compimento delle umane speranze:
per il bene dell’umanità, per la missione della Chiesa,
per la gloria della Trinità Santissima. Amen.
(Paolo VI)

Fonte: Ascolta e Medita – Dicembre 2019 curato da Tommaso Rizzo e Rebecca D’Andrea – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi


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