Nella quotidiana lotta per la sopravvivenza ogni uomo cerca di accaparrarsi beni materiali per prolungare la sua esistenza. La tentazione รจ quella di non accontentarsi del pane quotidiano, cioรจ dello stretto necessario per vivere confidando nella provvidenza di Dio che sa di cosa abbaiamo bisogno.
La tentazione รจ di accumulare tesori per sรฉ e per la propria famiglia, circondandoci di cose superflue e ignorando i bisogni dei fratelli, e cosรฌ facendo ci impoveriamo presso Dio. Il Vangelo di oggi ci dice che mentre viviamo sulla Terra ci possiamo arricchire presso Dio.
Ma quali sono i tesori che si possono trasferire in Cielo? La risposta ce la dร san Paolo quando ci dice che tutto scomparirร ; solo la caritร non avrร mai fine. La caritร consiste nell’accogliere l’altro e dare sรฉ stessi. Il punto, quindi, non sta nell’essere ricco o povero, ma nell’essere ricco senza cupidigia o povero senza invidia.
- Pubblicitร -
Il segreto della felicitร sta nel creare relazioni gratuite con i fratelli. Nell’essere capaci di donare e di ricevere piuttosto che di vendere e di comprare perchรฉ, come dice don Oreste Benzi, non c’รจ nessun ricco che non abbia qualcosa da ricevere e nessun povero che non abbia qualcosa da donare.
Per riflettere
Siamo consapevoli che tutti i beni della mia vita, materiali e immateriali, ci sono dati per essere amministrati a servizio del regno di Dio e non soltanto per il nostro precario e temporaneo tornaconto personale o familiare?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi