Medita
I sadducei, profondamente conservatori e tradizionalisti, praticavano una lettura fondamentalista delle Scritture: tra le altre cose, essi rigettavano la resurrezione dei morti quale verità di fede, in quanto non si trova esplicitata nella Torah. Gesù stravolge completamente l’idea di resurrezione dell’uomo antico.
Egli ci rivela la novità del regno dei cieli che non contemplerà più la necessità della vita biologica dell’uomo così come la conosciamo, è una realtà diversa, costituita dai “benedetti del Padre” (Mt 25, 34), cioè coloro che hanno vissuto secondo la volontà di Dio, che lo conoscessero o no, ovvero secondo la logica dell’amore. Questa realtà, che non riusciamo ad immaginare, sarà comunione con Dio e con tutti gli umani; in questa comunione nulla andrà perduto dell’amore che abbiamo vissuto amando e accettando di essere amati.
Sappiamo solo che non ci sarà dolore né morte, né separazione, ma solo amore, perché saremo “figli di Dio”. In questo brano, Gesù corregge l’interpretazione della Torah data dai sadducei, ribadendo che l’alleanza tra Dio e il suo popolo, cioè tutti gli umani, è tale che niente può romperla, neanche la morte, e, come i Padri delle fede vivono nell’amore in Dio, così sarà il destino di ogni uomo. Dio è fedele e non viene meno alle sue promesse.
Quest’accusa di Gesù all’incapacità di leggere le Sacre Scritture ci arriva ancora oggi ponendoci interrogativi sulla nostra fede: crediamo veramente che la nostra morte non è la conclusione di tutto? Che l’amore di Dio per noi va oltre la morte? Che questa è un evento pasquale, che dobbiamo attraversare per amore fino all’estremo e per credere in Dio radicalmente, facendo della nostra morte un atto di consegna della vita a colui che ce l’ha donata?
Preghiera finale
“Entrare nel seno di Dio” è un’espressione contenuta nella Bibbia.
Ho a lungo creduto che quest’espressione
fosse soltanto un modo poetico di parlare,
per conferire una bella luce come se ne trovano a migliaia nella Bibbia
e nelle foreste in stato di abbandono.
Solo stamani, guardando i passeri che si riversavano a decine
nel fogliame odoroso del tiglio,
ho finalmente compreso che cos’era il seno di Dio
e quale delizia potesse essere entrarvi un giorno.
(Christian Bobin)
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Cristina Martinelli, Chiara Martinelli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi