Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 21 Maggio 2023

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L’invio dei discepoli da parte di Gesù è sempre un momento commovente da leggere e meditare. Prendiamoci il tempo di gustare questo passaggio, il Maestro affida il suo gregge a coloro che lo hanno seguito e conosciuto. Sarà con loro ogni giorno, è con noi ogni giorno, fino alla fine del mondo.

E chiede di testimoniare, raccontare, consolare, consegnare la verità a tutti i popoli della terra, come lui ha già fatto con loro, con noi. L’essere stati suoi discepoli apre la possibilità di diventare luce e lievito per le genti, mostrando l’amore che Cristo ha insegnato proprio offrendo la vita per riscattare la vita di tutti gli altri. Il Figlio è divenuto porta verso il cielo, è questo il momento di renderne tutti partecipi.

I discepoli restano increduli, nonostante tutte le meraviglie viste e il percorso fatto insieme a Gesù. Sono ancora a chiedersi se sia tutto vero e allo stesso tempo sentono questa chiamata forte che li spinge a muoversi verso la Galilea, aspettando il loro Signore, sperando di vederlo ancora. La loro vita riceverà senso dalla missione di evangelizzare tutti i popoli, fino ai confini del mondo, insegnando ogni cosa che gli aveva comandato.

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Senza paura, solo con la certezza di chi è e sarà il Maestro, delle sue parole di vita eterna.

Per riflettere

Provo a riflettere su quanto io mi senta discepola di Cristo. Cosa sto facendo per il Signore? Quanto riesco a dare testimonianza nella mia quotidianità? A volte mi sembra di perdere l’entusiasmo, allora ho bisogno di tornare all’essenza, di ricordare quanto l’amore di Dio sia potente e quanto sia bello condividerne la profondità. Anche con le persone che apparentemente non possono percepirla.

✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 28,16-20

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi