ยซPerchรฉ a loro parli con parabole?โPerchรฉ a voi รจ dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non รจ datoยป: i discepoli, curiosi, domandano e la risposta di Gesรน sembra quasi voler dire che le parabole sono una sorta di evangelizzazione di serie B, destinate a coloro a cui non vuole rivelarsi completamente; sembra che Dio faccia distinzioni, ma questo stona con i racconti in cui Gesรน diffonde la Parola alle folle.
Negli Atti degli Apostoli Pietro dirร : โIn veritร sto rendendomi conto che Dio non fa differenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, รจ a lui accettoโ. (At 10, 34–35), ed รจ proprio cosรฌ, Dio non ha preferenze, non fa distinzioni ma, semplicemente, ci lascia liberi.
La parabola ha la caratteristica di incuriosire, stuzzica anche il piรน pigro, ma ci lascia il tempo di comprendere, di meditare quelle parole, di metterle in discussione e di farle nostre. ร proprio questo il potere delle parabole: ci lasciano la libertร di ascoltare il suo messaggio, nei modi e nei tempi che sono propri di ciascuno di noi, ma allo stesso tempo parlano di concretezza e sono l’ennesimo tentativo di Dio di farsi a misura nostra, di non smettere mai di tentare con noi.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
I commenti di questo mese sono curati da Ilaria Leonardo