Medita
Perché gli “spiriti impuri” hanno così dimestichezza con Gesù da riconoscerlo subito? Lo chiamano “Figlio di Dio”, una professione di fede che pochi protagonisti dei vangeli formulano. E Gesù ha bisogno di farli tacere, perché non è ancora giunto il momento di esplicitare la sua missione e occorre evitare che venga interpretata in senso politico.
Gli spiriti impuri, qualunque cosa voglia dire esattamente questa espressione, operano per la distruzione della persona. Ne minano la fiducia in se stessa, la speranza, l’autostima. La convincono del male. Ecco perché sentono subito la presenza di Gesù: perché lui ha uno sguardo di vita su ciascuno, rialza, mette in piedi, mette al centro, abbraccia.
Per riflettere
La realtà ci offre nuovi esempi di impurità che distruggono le persone. I disturbi dell’alimentazione, in forte crescita nelle società avanzate, distruggono l’esperienza normale del cibo assegnando un significato di morte all’ingestione. Chi ne esce racconta di un istinto di morte, quando si mangia eccessivamente come quando si rifiuta il cibo. Se conosciamo qualcuno che ha sofferto o che soffre, preghiamo perché, all’interno di cure mediche appropriate, possa provare una liberazione come quella raccontata dal brano del vangelo.
Preghiera finale
tu sei la vita che voglio vivere,
la luce che voglio riflettere,
il cammino che conduce al Padre,
l’amore che voglio amare,
la gioia che voglio condividere,
la gioia che voglio seminare attorno a me.
Gesù, tu sei tutto per me, senza Te non posso nulla.
Tu sei il Pane di vita che la Chiesa mi dà.
È per te, in te, con te che posso vivere.
(Madre Teresa di Calcutta)
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi