“Maria si alzò e andò in fretta” sono le parole che papa Francesco ha scelto per guidare i giovani in occasione della XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona nel 2023. Le parole che facilmente in una lettura veloce tendono a sfuggirci.
Maria dopo aver sentito l’annunciazione “si alza”. La parola greca “anastãsa” ha la stessa radice di “resurrezione” (“anástasis”). Quel “alzarsi” significa “risorgere”, svegliarsi ad una vita nuova, svegliarsi dal marasma e ritrovare le forze per andare avanti “in fretta”.
La fretta di Maria non ha niente a che fare con la frenesia, è la prontezza di correre verso l’altro. Durante l’annunciazione l’angelo nomina Elisabetta per illustrare che “nulla è impossibile a Dio”, ma Maria vede subito che la sua parente può avere bisogno di aiuto. La capacità di concentrarsi sull’altro in un momento così delicato è la conferma che Gesù l’ha ormai riempita della sua presenza e grazia.
Maria si mette in cammino senza nessuna costrizione ma anche senza alcuna sicurezza se non quella di portare con sé Gesù. Diventa l’Arca Santa. È un compito delicato e difficile, specialmente all’inizio della gravidanza. Nessuno avrebbe potuto rimproverarla se avesse deciso di non affrontarlo. Ma Maria, così come Giuseppe, vanno oltre a quello che è semplicemente giusto. “Una semplice ragazza di paese, che porta nel cuore tutta la speranza di Dio”. Cristo Salvatore che viene nel mezzo della nostra incapacità tende la mano e dice “alzati e cammina”.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
Il commento di oggi è proposto da Gabriela Rogowska.