Fate attenzione, dice Gesรน ai discepoli. Questa esortazione risuona oggi nel mio cuore con varie sfaccettature: โFacci caso, sii consapevole, non voltarti, accetta amorevolmenteโ. Ciรฒ che oggi non possiamo vedere e capire, sarร svelato. Ciรฒ che sembra illuminato sarร buio. Come quei bastoncini luminosi con cui giocavamo da bambini in estate, che al mattino seguente erano spenti e da buttare.
L’attenzione, precisa Gesรน, deve essere rivolta all’ascolto. Per fare questo occorre decentrarsi, altrimenti rischiamo di ascoltare selettivamente quello che ci aggrada e di rimuovere quello che non ci piace. Rischiamo di parlarci addosso e di costruirci una reggia destinata a svanire appena si accende l’interruttore giusto.
Preghiera finale
Dio, che in principio dicesti: โSia la luceโ,
โ I nostri occhi esultino per tutte le cose belle e vedano come tu vedi.
Verbo eterno del Padre, che venisti nel mondo come luce vera,
โ Possa ogni persona accoglierti e vedere il tuo volto.
Gesรน, Signore, che ridonasti la vista al cieco nato,
โ Che i fratelli e le sorelle che credono di vedere,
ma sono ciechi, t’incontrino nel loro cammino.
Gesรน fratello, che venisti nel mondo
perchรฉ chiunque crede in te non rimanga nelle tenebre,
โ Che la luce della tua buona notizia percorra la terra.
(Fraternitร di Betania)
AUTORE: Michela e Paolo Buti, Cristina e Emanuele Cattin
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi