Siamo sempre molto abili nel giudicare chi ci sta accanto. Crediamo di sapere, di conoscere, di capire chi ci รจ vicino. E, troppo spesso, il giudizio che diamo รจ negativo, tranciante, eccessivo. Se una persona commette un errore, subito esce dalla nostra sfera di amicizia, o, al massimo, gli rivolgiamo qualche attenzione ma con sufficienza.
Ma il giudizio piรน terribile รจ quello dato in nome della fede, quando, santamente e devotamente, sottolineiamo i difetti o i peccati altrui pensando, facendo cosรฌ, di rendere onore a Dio. Gesรน azzera tutte queste illusioni con unโaffermazione che ci fa rabbrividire: prima di giudicare gli altri รจ meglio analizzare se stessi, togliere la trave che ci impedisce di vedere la pagliuzza nellโocchio del fratello.
Non si tratta di evitare il giudizio, di non avere opinioni, certo. Ma di averle mettendosi nella dinamica prospettiva di Dio che non vede il peccato ma il peccatore e del peccatore vede la possibile redenzione. Siamo chiamati a giudicare noi stessi e gli altri con la compassione che ci proviene dal Maestro, sapendo che la vita รจ un percorso e che ogni errore puรฒ essere superato, redento, riparato. Iniziamo da oggi: proviamo a giudicare in altro modo, mettendoci nella prospettiva di Dio.
Per riflettere
Nelle riunioni che noi abbiamo, un pranzo, qualsiasi cosa sia, pensiamo della durata di due ore: di quelle due ore, quanti minuti sono stati spesi per giudicare gli altri? Questo รจ il โnoโ. E qual รจ il โsรฌโ? Siate misericordiosi. Siate misericordiosi come il Padre vostro รจ misericordioso. Di piรน: siate generosi. Date e vi sarร dato. Cosa mi sarร dato? Una misura buona, pigiata, colma e traboccante. Lโabbondanza della generositร del Signore, quando noi saremo pieni dellโabbondanza della nostra misericordia nel non giudicare. (Papa Francesco)
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Preghiera finale
Cโรจ lo sguardo di chi giudica, la parola che critica,
cโรจ lโambizione di arrivare, il bisogno di sicurezzeโฆ
Ma tu, mio Dio, sei solo Amore!
E questo cambia tutto!
Tu vieni ad ogni istante a cambiare il mondo:
insegnaci i gesti che salvano,
donaci di saperci scambiare
la dolcezza del tuo sguardo,
la pazienza del tuo cuoreโฆ
Insegnaci ad entrare nella pace del silenzio,
nella tenerezza dellโaccoglienza. Amen.
AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Elisa e Marco Castrucci
FONTE: Ascolta e Medita โ Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi