Medita
Levi era un pubblicano, ovvero era un dipendente del governo d’occupazione romana. Esigeva i tributi dal popolo. I pubblicani godevano di pessima fama, spesso peggiorata dal fatto che alcuni erano soliti compiere abusi e sfrenatezze senza provare pietà per i poveri, magari traendo arbitrariamente vantaggio dall’indeterminatezza con cui venivano stabilite le tasse. Il popolo considerava i pubblicani grandissimi peccatori, che agivano contro Dio a vantaggio del nemico oppressore e idolatra. Levi nella tradizione è identificato con Matteo, l’evangelista.
Dall’immediatezza della risposta di Matteo traspare tutto ciò che in Matteo si agitava. Non era felice di sé e l’odio dei suoi fratelli lo allontanava ancor più dalla possibilità di cambiare la sua vita. Nello sguardo di Gesù, Matteo trova occhi che riescono a scrutargli l’anima, leggendovi tutto ciò che vi si agita. Matteo si sente compreso e conosciuto senza che si fossero mai visti prima. L’amore che gli è andato incontro ha immediatamente conquistato un cuore che per tutti era perduto. Egli lasciò tutto e lo seguì. I farisei conoscevano la legge a memoria ed erano considerati i più rispettosi delle regole, dei veri e propri santi che non sbagliavano mai. Questo ne faceva la categoria più adatta per decidere se qualcuno fosse peccatore o no. Gesù erompe mettendo in evidenza la loro ipocrisia, visto che essi covavano sentimenti che di santo non avevano nulla.
Cristo ci invita a vedere i fratelli lontani come i legittimi destinatari della sua misericordia, a pregare per loro per collaborare al progetto di salvezza che Dio Padre ha su ogni uomo e che nel suo volere ha reso possibile per tutti per mezzo della vita e della croce di Gesù.
Per riflettere
Cosa significa “essere chiamati”? Quale conversione Dio aspetta da ciascuno di noi?
Preghiera finale
Signore Gesù, seguire te è far sbocciare sogni e prendere decisioni:
è darsi al meglio della vita.
Attiraci all’incontro con te e chiamaci a seguirti
per ricevere da te il regalo della vocazione:
crescere, maturare e divenire dono per gli altri.
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi