Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 20 Dicembre 2022

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“Rallegrati! Il Signore è con te”— il saluto dell’angelo Gabriele potrebbe sembrare fuori luogo. Ecco una ragazza, povera e senza nessun tipo di supporto, che aspetta un bambino. Come è possibile gioire ad un messaggio del genere?

“La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù”, scrive papa Francesco nell’enciclica Evangelii Gaudium. Il Vangelo è un invito a esultare ed annunciare con letizia. Ma come non farsi abbattere alle cose che ci tolgono la gioia? La tristezza—intesa come attitudine, non come emozione—è molto pericolosa. Lo sapeva bene la Chiesa antica, che la elencava tra i peccati cardinali, cioè quelli che stanno alla base di tutti gli altri.

“Rallegrati! Il Signore è con te”: la gioia nasce dalla consapevolezza di trovarsi nella presenza dell’Emmanuel. Ma per farlo, è necessario lascare a lui spazio. Come diceva Giovanni Battista, “ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire” (Gv 3, 29–30). Maria riesce a gioire ed accogliere l’annuncio perché supera l’ottica individualista, non pensa a sé stessa ma è in grado di vedersi in relazione con gli altri e in prospettiva dell’opera salvifica.

“Il grande rischio del mondo attuale con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata”, scrive papa Francesco nell’Evangelii Gaudium. “Dio con noi” dona la gioia.

La risposta all’invito del Signore non vuol dire rinuncia alla propria felicità, il contrario: “è gioia che si vive tra le piccole cose della vita quotidiana, come risposta all’invito affettuoso di Dio nostro Padre: «Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene… Non privarti di un giorno felice» (Sir 14, 11.14)”. Accostiamoci al Signore con la certezza che Egli vuole la nostra felicità e rallegriamoci—perché la sua gioia sia in noi e la nostra gioia sia piena.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

Il commento di oggi è proposto da Gabriela Rogowska.