Gesù è diretto nelle sue affermazioni, non cerca giri di parole. La sua parola spesso è difficile da seguire, da mettere in pratica e ci ammonisce: “Chi può ascoltarla?”. E ci vuole mettere alla prova: “E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima?”.
Noi uomini siamo portati a credere in quello che si vede e a mettere in discussione, a rifiutare quello che non tocchiamo con mano. Ma è lo Spirito che dà la vita, è la Fede che ci apre le porte del Paradiso.
È il Padre che ci concede la vita eterna, perché il Padre vede nel nostro animo e sa se crediamo o no in Lui. E se vogliamo tirarci indietro non possiamo dirci seguaci di Gesù. Anche alcuni discepoli, quelli che non credevano in Lui nonostante avessero visto le opere da Lui compiute, si sono allontanati, “non andavano più con Lui”.
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Ecco, Pietro ci indica la strada da seguire: “Tu hai parole di vita eterna”. Ecco la grande novità che Gesù ci ha indicato: la nostra vita terrena non è che la preparazione di quella celeste, eterna, al cospetto di Dio. Non sappiamo dire come sarà questa “vita eterna”, ma certamente sarà piena di gloria e di amore.
Per riflettere
Mi è mai capitato di trovare “dura” qualche pagina di Vangelo? Come ho vissuto questa esperienza? Mi sono mai accorto della presenza dello Spirito che mi permetteva di conoscere più profondamente il Signore? Ho mai pensato di andarmene anche io? Per quali motivi? Dove sarei andato?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi