Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 2 Giugno 2023

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Questo brano del vangelo è un trittico, cioè è composto da tre scene strettamente connesse che vanno considerate insieme per capire il significato delle azioni di Gesù. Infatti, la prima scena è alquanto paradossale: Gesù ha fame, vede un albero di fichi e si avvicina per trovare qualche frutto. Peccato non sia stagione e che quindi l’albero non possa avere altro che foglie. E Gesù se la prende con il fico! Chissà cosa devono aver pensato i discepoli…

È con la seconda scena che si inizia a capire il significato della prima. Così come Gesù si era avvicinato al fico in cerca di nutrimento, così entra nel tempio in cerca di nutrimento spirituale. E cosa trova? Una pianta sterile, che non porta più frutti, che invece di essere lo strumento per esaltare la relazione con Dio, ha trasformato la relazione con Dio in un mercanteggiare con lui.

Ecco allora venir fuori la stessa ira con cui Gesù ha parlato al fico, solo che stavolta è rivolta a mercanti e scribi che usano il tempio per arricchirsi invece che per celebrare Dio. Così come con l’albero della prima scena anche qui Gesù è netto con le parole e con gli atti nel condannare l’albero sterile del tempio. Infine nella terza scena si ritorna dal povero fico.

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I discepoli vedono effettivamente che il fico si è seccato fino alle radici e lo interpretano come un segno della potenza di Gesù: sarà forse questa la missione del nuovo Maestro, scagliarsi contro gli alberi senza frutti di Israele (il tempio e gli scribi) con forza prodigiosa? Ecco allora che Gesù dà loro l’interpretazione corretta sul suo messaggio: “Abbiate fede in Dio”. Certamente, se fosse nei suoi disegni, si potrebbe chiedere a Dio di prendere il tempio (il monte Sion) e gettarlo in mare.

Ma il punto non è combattere il potere degli uomini, ma cercare la relazione con Dio. Quindi da un lato, avere fede che lui provvederà a noi in ogni cosa e non preoccuparci del resto. Dall’altro lato, concentrarci sull’amare il prossimo che è l’immagine di Dio in terra.

Per riflettere

Quante volte mercanteggiamo col Signore? Quante volte la nostra relazione con lui diventa un mezzo più che il fine? Quante volte evitiamo di farci mettere in discussione dal Signore, per paura di abbandonare le nostre certezze e di ridirezionare le nostre scelte verso di lui?

✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mc 11,11-26

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi