Questo brano del vangelo รจ un trittico, cioรจ รจ composto da tre scene strettamente connesse che vanno considerate insieme per capire il significato delle azioni di Gesรน. Infatti, la prima scena รจ alquanto paradossale: Gesรน ha fame, vede un albero di fichi e si avvicina per trovare qualche frutto. Peccato non sia stagione e che quindi lโalbero non possa avere altro che foglie. E Gesรน se la prende con il fico! Chissร cosa devono aver pensato i discepoliโฆ
ร con la seconda scena che si inizia a capire il significato della prima. Cosรฌ come Gesรน si era avvicinato al fico in cerca di nutrimento, cosรฌ entra nel tempio in cerca di nutrimento spirituale. E cosa trova? Una pianta sterile, che non porta piรน frutti, che invece di essere lo strumento per esaltare la relazione con Dio, ha trasformato la relazione con Dio in un mercanteggiare con lui.
Ecco allora venir fuori la stessa ira con cui Gesรน ha parlato al fico, solo che stavolta รจ rivolta a mercanti e scribi che usano il tempio per arricchirsi invece che per celebrare Dio. Cosรฌ come con lโalbero della prima scena anche qui Gesรน รจ netto con le parole e con gli atti nel condannare lโalbero sterile del tempio. Infine nella terza scena si ritorna dal povero fico.
I discepoli vedono effettivamente che il fico si รจ seccato fino alle radici e lo interpretano come un segno della potenza di Gesรน: sarร forse questa la missione del nuovo Maestro, scagliarsi contro gli alberi senza frutti di Israele (il tempio e gli scribi) con forza prodigiosa? Ecco allora che Gesรน dร loro lโinterpretazione corretta sul suo messaggio: โAbbiate fede in Dioโ. Certamente, se fosse nei suoi disegni, si potrebbe chiedere a Dio di prendere il tempio (il monte Sion) e gettarlo in mare.
Ma il punto non รจ combattere il potere degli uomini, ma cercare la relazione con Dio. Quindi da un lato, avere fede che lui provvederร a noi in ogni cosa e non preoccuparci del resto. Dallโaltro lato, concentrarci sullโamare il prossimo che รจ lโimmagine di Dio in terra.
Per riflettere
Quante volte mercanteggiamo col Signore? Quante volte la nostra relazione con lui diventa un mezzo piรน che il fine? Quante volte evitiamo di farci mettere in discussione dal Signore, per paura di abbandonare le nostre certezze e di ridirezionare le nostre scelte verso di lui?
โ๏ธ Commento al brano del Vangelo di: โ Mc 11,11-26
FONTE: Ascolta e Medita โ Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi