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Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 19 Settembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 7,36-50

Nel brano di ieri Gesรน veniva definito mangione e beone. Chi lo accusava non capiva l’importanza della tavola: convivialitร  che crea, spesso, le condizioni per conoscersi e dialogare. Gli stessi accusatori gli rimproveravano la frequentazione di pubblicani e peccatori: loro si consideravano i puri che rifiutavano ogni contatto con chi non lo era. E il Maestro di Nazaret, ebreo a tutto tondo, infrangeva queste regole.

La pericope di oggi disegna un quadro che permette ai lettori di oggi e ai presenti alla scena di ieri di percepire fino in fondo il messaggio di amore e di misericordia del Figlio di Dio.

Gesรน non si sottrae all’abitudine di condividere la tavola, anche se l’invito proviene addirittura da un fariseo, il quale qualifica il Galileo con Maestro. Non solo, il testo ci aiuta a capire che quel fariseo, pur scandalizzato, dialoga con il Salvatore che coglie l’occasione per consegnarci due passaggi molto importanti.

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Nella stanza entra una donna. Il contesto e le parole utilizzate da Luca permettono di identificarla come prostituta. Una grande peccatrice, quindi. Forse fatta entrare da altri per mettere alla prova l’Emmanuele. Forse lei, protagonista muta, stanca della vita che conduceva, desiderava altro e lo mostrava con gesti a lei familiari. Gesรน non parla, non impedisce, lascia fare.

Ovviamente il fariseo e i presenti rimangono scandalizzati perchรฉ era impossibile non sapesse che la donna era una peccatrice e che, nella sostanza, lo rendeva impuro. Nelle parole di Gesรน troviamo il secondo grande passaggio: un confronto tra il fariseo e la peccatrice. Tra chi parla, conosce la Parola, sicuramente la ama interpretandola non come il Padre misericordioso vorrebbe, che prega continuamente. Chi tace e probabilmente non ha studiato la Parola, forse non prega, ma opera, agisce, mostra l’amore per chi non sa come definirlo.

Il primo non รจ un peccatore, ma รจ incapace di comprendere l’insegnamento di Gesรน. La seconda รจ una peccatrice alla quale perรฒ sono perdonati i peccati.

Per riflettere

Ci sono momenti nella vita che ci comportiamo come il fariseo. Non mancano altri in cui siamo peccatori. Il Salvatore vuole portarci tutti nel Regno dei Cieli: i sapienti, purchรฉ colgano l’importanza dell’amore e della misericordia; i peccatori che si pentono sinceramente degli errori commessi.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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