Il Vangelo di oggi ci riporta sulla vera missione del Cristiano, che ha ricevuto la luce nel Battesimo e deve darla: la testimonianza. Un cristiano che porta questa luce, deve farla vedere perché lui è un testimone.
Quando un cristiano preferisce non far vedere la luce di Dio ma preferisce le proprie tenebre, esse gli entrano nel suo cuore; egli ha paura della luce e gli idoli, che sono tenebre, gli piacciono di più: gli manca qualcosa e non è un vero cristiano. La testimonianza: un cristiano è un testimone. Di Gesù Cristo, Luce di Dio. E deve mettere quella luce sul candelabro della sua vita.
Quindi da un lato questo è un invito a rendere sempre, con le nostre azioni, con le nostre parole, con i nostri sentimenti, testimonianza della luce. Ma c’è un’altra considerazione che possiamo fare: noi non siamo la luce, ma la trasmettiamo. La luce, la Luce, quella vera, non proviene da noi; se dovessimo solo affidarci alle nostre forze ed alle nostre capacità la luce con quale intensità potrebbe brillare?
Noi dobbiamo renderci trasparenti a questa luce, che è la forza dello Spirito Santo che agisce in noi e che accogliamo, come dice lo stesso Gesù attraverso la parabola del seminatore, con «cuore buono e sincero».
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa