Arcidiocesi di Pisa โ€“ Commento al Vangelo del 19 Novembre 2024

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Il significato della parola Zaccheo รจ โ€œpuro, innocenteโ€. Zaccheo non รจ nรฉ puro, nรฉ innocente. Non possiede la puritร  cultuale, perchรฉ tocca di continuo le monete dellโ€™imperatore, azione ritenuta impura dagli ebrei. Non รจ innocente, perchรฉ, per sua stessa ammissione, ha rubato, facendo la cresta sui tributi da riscuotere per conto dei dominatori romani.

Come tanti abitanti di Gerico รจ curioso di vedere Gesรน che sta passando in cittร , ma essendo piccolo di statura, e soprattutto non potendo mischiarsi alla folla, perchรฉ renderebbe impuro chiunque venisse a contatto con lui, decide di salire su un alberello. Volendo guardare, si trova guardato: Gesรน alza gli occhi e lo chiama per nome, annunciandogli che intende fermarsi a casa sua.

Zaccheo accoglie il Signore con gioia. Nonostante abbia defraudato la povera gente, attaccato il suo cuore alle ricchezze, stretto alleanza con gli invasori a danno del suo popolo, รจ felice di ricevere Gesรน nella sua casa e di restituire i beni di cui ingiustamente si รจ arricchito per cambiare vita. Viene in mente un passo parallelo, sempre del Vangelo di Luca, in cui un giovane ricco che da sempre ha vissuto da bravo ragazzo, rispettando ogni comandamento della legge, rifiuta la sequela di Gesรน perchรฉ non riesce a staccarsi dalle sue ricchezze e se ne va via triste.

Per Zaccheo lโ€™incontro con Gesรน ha segnato la conversione, di cui la gioia รจ segno visibile. Lโ€™aver accolto il Signore nella propria casa (nella propria intimitร , nel proprio io piรน profondo) gli ha restituito il suo nome: ora puรฒ tornare ad essere davvero puro, innocente. Al giovane ricco questo non accade: rimarrร  per sempre senza nome.

Una delle convinzioni piรน sbagliate che abbiamo noi cristiani รจ credere che Dio ci guardi quando siamo buoni, e che distolga lo sguardo se non ci comportiamo bene. La vicenda di Zaccheo ci dice il contrario: รจ quando siamo peccatori che Gesรน alza gli occhi verso di noi e si autoinvita a casa nostra. Sarร  la gioia di quellโ€™incontro, non la nostra buona volontร , a restituirci al nostro nome, cioรจ a riportarci alla nostra originaria vocazione di figli.

Per riflettere

Il nostro rapporto con Dio si nutre anche di memoria. Nella nostra vita ci sono stati dei momenti in cui si siamo sentiti guardati negli occhi dal Signore, visitati nellโ€™intimo della nostra persona, ripieni di una gioia nuova, diversa da altre gioie che sperimentiamo nella quotidianitร . Oggi proviamo a fare silenzio e a ricordare questi momenti.

FONTE: Ascolta e Medita โ€“ Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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