Arcidiocesi di Pisa โ€“ Commento al Vangelo del 19 Maggio 2024

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Nelle scorse meditazioni abbiamo riflettuto attorno al concetto di Padre e quello del Figlio. Oggi il Vangelo ci invita a riflettere sul terzo aspetto fondamentale, la terza Persona delle Trinitร , che รจ quella dello Spirito.

Questo รจ un annuncio di veritร , ma anche un invito alla fede, la quale rende i discepoli in grado di sopportare il peso della conoscenza delle cose cosรฌ come esse sono, e che ancora non possono essere conosciute nella loro totalitร . Quante volte abbiamo preso in considerazione il fatto che la veritร  non puรฒ essere sopportata dalla nostra umana natura?

Altrettante volte, come nella lettera di San Paolo, ci siamo resi conto che ora vediamo le cose come in uno specchio, confuse, non chiare, ma arriverร  il giorno in cui sarร  possibile anche per noi contemplarle nella loro pienezza.

Cristo, mediante la sua opera, รจ annuncio di quel mistero che per ora non ci รจ dato di saper comprendere con la sola forza della ragione, e al quale possiamo solamente affidarci con fiducia. Lo Spirito รจ invece la relazione dโ€™amore che dal Padre procede al Figlio, ed รจ la forma di grazia che sostiene la nostra umanitร , ciรฒ che dal Padre รจ donato per sostenerci proprio nei nostri passi incerti di creature.

Il Signore non passa attraverso lโ€™evidenza, che possa essere dimostrata come un teorema da risolvere o di una legge da applicare pedissequamente. Il Signore si fa testimonianza, si fa per noi grazia, ci richiede di rimanere saldi, seppure non sappiamo giร  conoscere tutto.

Il Padre ci interpella, come Gesรน in questo passo, alla luce della nostra precarietร , del nostro sguardo infinitesimale rispetto alla vastitร  delle cose; per questa nostra prospettiva minuta crea un incontro, un dialogo che possa adattarsi al nostro modo di percepire il mondo e ci incoraggia a credere, ad essere suoi testimoni, ce ne dร  la forza e gli strumenti.

Per riflettere

Quante volte ci sentiamo di riuscire giร  ad esaurire la conoscenza delle cose? Forse ci sentiamo di poter giร  dare una nostra visione dโ€™insieme e ci facciamo forti delle nostre idee. Ma il Vangelo ci mette in relazione ad un mistero piรน grande di noi e delle cose che sappiamo, ci pone di fronte ad un principio dโ€™amore che molto spesso รจ fuori scala. Nella preghiera proviamo a chiedere il dono dellโ€™umiltร , terreno buono perchรฉ lโ€™opera dello Spirito possa attecchire e dar frutto.

FONTE: Ascolta e Medita โ€“ Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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