Ci troviamo ancora oggi ad assistere al compimento di un fatto straordinario e umanamente impossibile. Ma nulla è impossibile a Dio e, per Zaccaria ed Elisabetta, ormai anziani, accade ciò che avevano desiderato per una vita. Le preghiere di Zaccaria vengono esaudite quando ormai il suo cuore si era rassegnato.
La visione dell’angelo intimorisce Zaccaria e per un momento egli dubita persino delle sue parole: è tardi per poter diventare genitori… Invece Dio conosce il tempo giusto per ogni cosa ed entra nella vita di Elisabetta e Zaccaria per annunciare il dono di un figlio.
Come sono meravigliosi i doni del Signore! Sono anche più grandi delle nostre attese. Gli sposi del Vangelo di oggi diventeranno padre e madre di un figlio speciale, il cui compito sarà di annunciare la venuta di Gesù e “preparare al Signore un popolo ben disposto”.
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Questo brano ci invita a non perdere mai la speranza, a coltivare i nostri desideri più profondi senza perderci d’animo; ci esorta anche a riflettere sul valore dell’attesa: vorremmo decidere e pianificare la vita secondo tempi da noi stabiliti, ma spesso accade che le cose avvengono quando “ormai non ce l’aspettavamo più”.
Se rileggiamo il libro della nostra vita troveremo sicuramente gli straordinari interventi del Signore, il quale sa donare al momento opportuno; fidiamoci del Signore, anche quando egli ci priva di qualcosa di importante, come succede a Zaccaria che non potrà pronunciare parole per tutto il tempo dell’attesa. Attraverso l’accettazione della prova il Signore ci consente di vedere e correggere le nostre fragilità, approfondire la nostra fede e riconoscere la sua grandezza.
Per riflettere
Bisogna imparare ad aspettare: il tempo dell’attesa è prezioso; ci consente di riflettere, di fare passi misurati, di non perdere di vista ciò che davvero conta e preparare con calma ciò che ci servirà per il momento desiderato.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi