Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 18 Settembre 2023

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L’episodio registrato nella città di Cafarnao ha del sensazionale, non legato innanzitutto alla guarigione miracolosa di un uomo, ma alla straordinaria fede e umanità di un centurione romano. Siamo abituati a dividere le storie tra buoni e cattivi. Anche leggendo il Vangelo possiamo cadere nella grande tentazione di pensare che da una parte ci sono i buoni e dall’altra parte i cattivi.

Certamente i romani, soprattutto nella narrazione evangelica, non sono personaggi che collocheremmo tra i buoni, fosse anche soltanto per il fatto che è per mano loro che Gesù viene crocifisso. Ma il Vangelo ci sbaraglia perché ci dice che possiamo trovare buoni lì dove siamo abituati a trovare cattivi, e cattivi lì dove siamo abituati a trovare i buoni.

Gesù raccoglie l’umiltà e la premura di quest’uomo e si mette in cammino verso la sua casa. Questo centurione romano ha una fede così grande nell’autorità di Gesù che non vuole da Lui nemmeno un segno esterno per essere rassicurato nel fatto che sarà ascoltato nella sua preghiera. Gesù gli regala uno dei complimenti più grandi di tutto il Vangelo: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». La fede di quest’uomo è il vero miracolo. (Luigi Maria Epicoco)

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Per riflettere

Sai presentarti al Signore con umiltà e fiducia in Lui?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi