Gli apostoli si trovano ad ascoltare un Gesù che dice cose incomprensibili. O forse inaccettabili? Perché dice che non lo vedremo più? Andrà via? E dove? Mai potrebbero spingersi a cogliere davvero il senso della sua Parola, che tante volte hanno ascoltato con orecchi sordi, con occhi che non vedono e cuori che non vogliono comprendere.
Gesù si accorge come sempre del turbamento, sente quanto non sia facile per i suoi accogliere le sue parole, considerare la via di sofferenza a cui dovrà andare incontro. Vuole però assolutamente che sia chiaro lo scopo, il fine di quella sofferenza e del suo sacrificio: la vostra tristezza si cambierà in gioia. E perché parla di gioia questo Gesù mentre va a morire?
L’umanità dei discepoli impedisce la loro comprensione, la nostra umanità fa lo stesso filtro molto spesso. Eppure è necessario che la storia di compia, pian piano i discepoli capiranno, vedendo con i loro occhi l’opera di Dio con il Maestro. Crocifisso, sepolto e resuscitato per ciascuno di noi. Tutto solo ed esclusivamente grazie al e per l’amore.
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Per riflettere
Proviamo a pensare a tutte le volte che non abbiamo potuto o voluto capire i messaggi che il Signore cerca di inviarci. Ascoltare ogni giorno la Parola ci aiuta sicuramente ad avere un orecchio più allenato e un cuore più pronto a sostenere la vita a cui siamo chiamati con fatica.
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Gv 16,16-20
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi