Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 18 Maggio 2020

Medita

Vivere nel mondo da Cristiani: questo è il compito che Gesù ha assegnato alla prima comunità e alla Chiesa in attesa del Suo ritorno definitivo. È uno stile molto diverso da quello proposto dal mondo: la morte di Gesù, le persecuzioni di ieri e quelle di oggi dimostrano la difficoltà che occorre superare per chi si sforza di non tradire il messaggio autentico del Verbo.
La necessità di vivere nel mondo porta con sé il rischio di adeguarsi a comportamenti che non sono quelli voluti dal Pastore.
Giovanni ricorda che in questo compito arduo non siamo soli. Lo Spirito ci aiuterà, se lo vorremo ascoltare, a discernere, nel mondo, il comportamento necessario perché i fedeli testimonino il Risorto davanti a tutti.
Il più grande peccato è l’odio, esatto contrario dell’amore: in un mondo ingiusto, il giusto non può che subire la sorte dell’odio, del rifiuto, dell’esclusione. Gesù lo aveva ripetutamente annunciato: “Vi mando come pecore in mezzo ai lupi”.

Rifletti

Dio Padre è luce ed è nella luce attraverso il Figlio e lo Spirito santo, non come fossero tre luci diverse; sono infatti un’unica e medesima luce per essenza, secondo un modo di essere che risplende di triplice splendore. (Massimo il Confessore, A Talassio 8)

Prega

Spirito Santo,
fuoco che purifichi, scaldi, illumini,
ti preghiamo di entrare nella nostra vita
per infondere in noi coraggio e speranza.
Se a volte, come singoli e come Chiesa,
siamo tiepidi e pavidi,
dacci la forza di lottare
per costruire vera pace e unità profonda.
Ci sia di aiuto la preghiera di tutti i nostri fratelli
che affrontano anche oggi il dolore della divisione e della persecuzione
per testimoniare il tuo amore.


AUTORE: Cristina e Emanuele Cattin, Michela e Paolo Buti
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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