Mentre siamo impegnati a trovare soluzioni ai problemi che si presentano nella nostra vita, Dio porta avanti i suoi progetti di salvezza e si serve di uomini, donne, giovani, persone comuni che diventano i protagonisti di storie inimmaginabili.
Accade quindi che a Giuseppe, futuro sposo di Maria, venga svelato in sogno qualcosa che determinerà un cambiamento radicale nella sua vita: da semplice falegname a padre putativo di Gesù, l’Emmanuele, il Salvatore del mondo. Possiamo solo immaginare i pensieri che attraversarono la mente di Giuseppe dopo questa rivelazione; la sua paura, il suo sentirsi inadeguato di fronte a qualcosa di così grande; il timore del giudizio della gente; la preoccupazione per il futuro della sua nuova famiglia. Restiamo anche stupiti di fronte all’ubbidienza di Giuseppe, in fondo avrebbe potuto anche rifiutarsi e agire secondo le sue umane intenzioni.
Ma quello era il progetto che Dio aveva voluto per lui e che trova nella sua umile accettazione la possibilità di essere realizzato. Giuseppe non esita un istante, riconosce nell’angelo la chiamata di Dio e accetta il peso e la responsabilità che la scelta gli impone; la strada sarà nuova, imprevedibile, difficile, a volte pericolosa; la sua vita cambierà per sempre, poche le certezze per il futuro, molti i desideri che non si avvereranno.
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Quando ci mettiamo nelle mani del Signore, quando siamo disposti ad accogliere la sua volontà, dobbiamo farlo con una grande fiducia; dobbiamo trovare la forza per accettare il cambiamento, essere capaci di rinunciare ai nostri piani. Se ci abbandoniamo alla Sua volontà dobbiamo procedere giorno per giorno, affidandoci sempre alla divina provvidenza; il percorso non sarà facile, ma sarà ricco di significato, di amore, di luce.
La stessa luce che ha illuminato il cuore e ha guidato il cammino di Giuseppe, facendogli vivere la gioia dell’incontro con Gesù.
Per riflettere
Dio parla al nostro cuore, si fa presente nella nostra vita attraverso segni, incontri, desideri profondi; sono i mezzi che permettono di realizzare il suo disegno per noi. Non siamo sempre pronti a capire, ma poco a poco la strada si fa più chiara e, anche nella sofferenza, scorgiamo la sua misteriosa presenza.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi