Quando Giovanni scrive il suo Vangelo, gli ascoltatori sanno bene che le parole di Gesรน si riferiscono all’ Eucarestia, pane di vita che รจ Gesรน stesso. Quelle parole esprimono in modo forte una realtร profonda: l’Eucarestia รจ presenza autentica di Cristo, โcarne e sangueโ, non รจ una semplice evocazione della sua presenza. L’Eucarestia ricevuta ci unisce strettamente a Gesรน, ci fa vivere in Cristo, tanto da poter dire con Paolo: โNon sono piรน io che vivo, ma Cristo vive in meโ.
Ciรฒ che Gesรน vuole dirci รจ che solo con l’Eucarestia possiamo vivere uniti a Lui, e in Lui avere la vita eterna. Da soli non ce la possiamo fare. Per questo il Concilio ha definito il Sacramento dell’Eucarestia โfonte e culmine della vita cristianaโ, perno intorno al quale ruota per il cristiano l’esistenza personale e comunitaria. Nell’unione con Gesรน Eucarestia si costruisce infatti anche la comunione con i fratelli: โLa Chiesa celebra l’Eucarestia e l’Eucarestia fa la Chiesaโ.
Anche la comunione con i fratelli si proietta nell’eternitร , nel mistero della Comunione dei Santi che unisce tutti coloro che credono nel Signore attraverso le generazioni e attraverso i secoli in un’unica comunitร di fede.
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Per riflettere
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la Comunione dei santi, la Resurrezione della carne, la vita eterna. Sono le parole che pronunciamo la domenica nel Credo. Ma pensiamo a cosa significano? Le crediamo davvero e le sappiamo vivere?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi