Come nella pericope di ieri, il Maestro attraversa la Galilea con i suoi discepoli e molti altri. L’evangelista sente la necessitร di inquadrare geograficamente la cittร di Nain, non lontana da Nazaret ed abbastanza vicina al monte Tabor: qui Gesรน mostrerร un segno tra i piรน clamorosi.
Un gesto di potenza da parte del Figlio di Dio che avrebbe segnato la vita di chi era testimone e, soprattutto, resa manifesta dove conduceva la via da seguire indicata dal Galileo ai suoi apostoli e discepoli chiamati a diffonderla. Siamo destinati ad una nuova vita.
Una vedova rimane senza il suo unico figlio. Al dolore di aver perso il marito e l’unico figlio, dunque il ramo maschile della famiglia, piange anche per il futuro che le spetterร . Sperimenterร l’umiliazione di essere esclusa dalla societร . Non avrร un futuro, non saprร come sopravvivere, per la societร รจ una donna morta, per la religione paga chissร quali colpe.
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Raramente nei vangeli troviamo i testi dove il Salvatore ridร vita a chi รจ morto. Quanto descritto oggi rimanda a 2Re 17, 17–24, quando Elia restituisce il figlio alla vedova di Sarepta di Sidone. Un episodio che Luca ricorderร nel capitolo 4, 26–27 meditato il 2 settembre. Sarepta si trova fuori dalla terra santa e qui il profeta compie il segno per eccellenza ridando la vita al figlio di una vedova.
Ora l’Emmanuele ripete lo stesso gesto in Galilea, la regione che confina con i popoli pagani per mostrare ai discepoli e a chi lo seguiva la volontร del Padre misericordioso che ha cura delle sue creature e che desidera che i discepoli per primi e ora tutti i battezzati scelgano di vivere l’insegnamento del Figlio.
Ecco perchรฉ si rivolge al ragazzo con ร lzati (lo stesso comando con la suocera di Simone): la parola pronunciata dal Verbo di Dio conduce alla salvezza. Rompe le consuetudini, infrange le barriere sociali, colloca il suo agire nella sfera dell’amore e della misericordia.
Per riflettere
Alzarsi รจ abbandonare lo stato in cui ci troviamo per incamminarci in un percorso di cambiamento. La suocera si pone al servizio del Signore. Non sappiamo cosa fece il ragazzo tornato in vita. Gesรน non opera imponendo di seguirlo come moneta di scambio. ร il Figlio del Padre misericordioso che ci ama.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi