Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 17 Febbraio 2020

Medita

Il Vangelo di oggi narra una discussione dei farisei con Gesù. Nonostante la moltiplicazione dei pani, i farisei non furono in grado di percepirne il significato, così chiedono un segno dal cielo a Gesù; ma Gesù li lascia, si allontana da loro amareggiato. Quante volte anche a noi capita di chiedere un segno dal cielo al Signore, ma poi teniamo chiusi gli occhi e non riusciamo a vedere i segni della sua presenza nella nostra quotidianità. Apriamo i nostri occhi e i nostri cuori al Signore e cerchiamo di riconoscere la sua volontà in ogni momento della nostra vita.

Rifletti

Dinanzi all’alternativa: avere fede in Gesù o chiedere un segno dal cielo, i farisei vollero il segno dal cielo. Non furono capaci di credere e di affidarsi a Gesù. Avviene la stessa cosa anche in me? Cosa ho scelto io?

Prega

Signore, io credo: io voglio credere in te.
O Signore, fa’ che la mia fede
sia piena, senza riserve
e che essa penetri nel mio pensiero,
nel mio modo di giudicare
le cose divine e le cose umane.
(Paolo VI)

Fonte: Ascolta e Medita – Febbraio 2020 curato da Domenico Coviello, Angela Castino – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi


Perché questa generazione cerca un segno?
Dal Vangelo secondo Marco Mc 8, 11-13   In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.   Parola del Signore

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