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Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 17 Dicembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 1,1-17

La genealogia di Gesรน, che il vangelo di Matteo ci presenta all’inizio del suo scritto, potrebbe sembrare a noi, lettori di oggi, una pagina piuttosto arida; molti dei nomi riportati non ci sono familiari e la troviamo poco significativa.

Eppure รจ una pagina importante perchรฉ inserisce Gesรน all’interno della storia biblica alla quale si riferiscono molti personaggi citati e lo colloca dentro la nostra umanitร  che รจ fatta di legami e generazioni. Un inserimento concreto e pieno nella vicenda umana non fatta solo di santitร , ma anche di peccato e di incredulitร .

In questa genealogia troviamo curiosamente, contro la tradizione, anche il nome di alcune donne. Donne che segnano la storia della salvezza che si snoda da Abramo a Davide, attraverso la deportazione a Babilonia e poi fino a Cristo.

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Le donne ricordate sono: Tamar, Racab, Rut, quella che era stata la moglie di Uria (Betsabea) e infine Maria.

Proprio il ricordo di Maria segna una continuitร  a indicare l’inserimento nella storia umana, ma anche una significativa discontinuitร , interrompendo il modo della narrazione. Per Maria infatti il testo dice: ยซGiacobbe generรฒ Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale รจ nato Gesรน, chiamato Cristoยป.

La sottolineatura che lega Maria da sola alla nascita di Gesรน potrebbe essere una indicazione preziosa per la ricerca sulla verginitร  di Maria, per il suo concepimento per opera dello Spirto Santo. Sicuramente giร  nel vangelo di Matteo, che pure incentra la sua attenzione in particolare su Giuseppe, Maria assume un compito particolarmente forte, tanto che la incontreremo insieme a Gesรน, quando i Magi arrivano a Betlemme e trovano il Bambino e sua madre: ยซE, entrati nella casa, trovarono il bambino con Maria sua madre e, prostratisi, lo adoraronoยป (Mt 2, 11). Un episodio esclusivo del primo vangelo.

Per riflettere

Maria ci rimanda alla vera umanitร  di Gesรน e al mistero dell’incarnazione. Se per noi รจ abituale credere che il Figlio di Dio si fa uomo nel seno di Maria, siamo tuttavia tentanti di porre poco l’accento sull’umanitร  del Figlio di Dio, che diventa veramente nostro fratello, proprio grazie a Maria. รˆ lei che gli dona un corpo umano e lo inserisce nella vita culturale e religiosa del popolo di Israele. Cosa significa per noi riflettere sull’umanitร  di Cristo?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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