Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 17 Dicembre 2021

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Il vangelo, cioè la buona notizia su Gesù e di Gesù, prende le mosse da questa verità: l’Eterno respira nel tempo e rifulge nei momenti sacri che danno sapore ai luoghi e alle cose. Il lettore è invitato così a intraprendere un pellegrinaggio che lo porta nel “grembo” delle origini di Israele e della storia della sua alleanza con Dio. Qui, come Giona nel ventre del pesce può riaccendere la memoria del fluire costante della salvezza di Dio nelle vicende degli uomini e sentire il palpito della presenza ininterrotta di colui che accompagna la storia e la orienta verso il suo compimento. […] Il figlio di Dio che entra nel mondo proviene da una storia fatta di luci e ombre, grandezza e fragilità, una storia che le inavvertenze umane non possono far deragliare dai binari che Dio dispone per condurre alle mete che reputa migliori per il destino dell’uomo.

La storia è ritmata dal fluire della vita, come indica la presenza massiccia del verbo “generare”. Quando si giunge a Gesù il verbo dall’attivo si fa passivo, perché non è più l’uomo il soggetto della generazione, ma lo Spirito di Dio. Il Cristo così più che la fine rappresenta il fine della storia e delle attese di Israele. (Rosalba Manes, I Vangeli tradotti e commentati da quattro bibliste)

Per riflettere

Questo brano della Scrittura ci schiude il mistero della storia della salvezza come mistero della misericordia. Questa pagina illumina anche il mistero della nostra elezione, di come è capitato anche a noi di diventare, per grazia, cristiani. Non siamo stati scelti a causa dei nostri meriti, ma solamente a causa della sua misericordia. (cardinale François Xavier Nguyên Van Thuân)

Preghiera finale

Maria, vergine di Nazareth
e crocevia di una moltitudine di volti.
Tu sei la Madre dell’unico Signore
che in te si è fatto carne per venire ad abitare in mezzo a noi.
La Parola che in te ha seminato
il Vangelo della nostra speranza educhi i nostri cuori
a tessere legami di fraternità e progetti di pace.
Tu, anello della generazione della catena umana,
sei all’origine della storia della salvezza
e nello svuotamento di ogni tuo progetto
rendi possibile il riscatto dell’uomo.
Tutta l’umanità, desiderio insaziato sulle strade del mondo,
cammina verso di te, casa dell’Umanità di Gesù.
Noi oggi così ti preghiamo:
aiutaci a riconoscere con trasparente sguardo
dentro la storia anonima dei giorni,
che tutti siamo nati da uno stesso amore
e tutti destinati ad una fraternità universale. Amen.
(Madre Elisabetta del Carmelo di Legnano)