Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 17 Aprile 2023

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La Risurrezione di Cristo è il grande Evento che ci apre alla novità. Oggi il testo del vangelo ci dona l’incontro, già conosciuto, tra Gesù e Nicodemo. Come lui, anche noi rimaniamo meravigliati delle Parole di Gesù: ma come è possibile nascere ancora una volta? Ma, ripetiamo spesso, sono cose impossibili, il mondo va male, la guerra, le ingiustizie sono impossibili da fermare, la cattiveria umana che arriva a limiti impensabili, non c’è più speranza, ma sul serio credi che puoi ancora fare un qualcosa di nuovo?

E Gesù risponde proprio nella novità dello Spirito: “Il vento soffia”, dove vuole, come vuole. E tu, forse non hai sentito la sua voce? Se vuoi, chiudi adesso gli occhi, lascia che il soffio divino entri nel tuo cuore e ascolta Dio che ti parla.

Il vento soffia senza che noi sappiamo da dove arriva, ma sappiamo che ci porta verso l’amore, lasciamoci guidare da Lui.

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Il nostro mondo ha bisogno dello Spirito, magari il tuo cuore è la porta attraverso la quale questo soffio di vita può riempire altri, tanti altri.

Per riflettere

Gli fu detto: Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore. Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna. Ed ecco, sentì una voce che gli diceva: «Che fai qui, Elia?». (1 Re 11, 13)

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi