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Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 16 Gennaio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 1,40-45

Gesรน guarisce un lebbroso. Sappiamo molto della questione dei lebbrosi al tempo di Gesรน; come dovessero stare alla larga da tutti e come tutti dovessero stare alla larga da loro. Insomma, il prototipo della gente โ€œdi periferiaโ€, esistenziale e pure fisica. Il lebbroso e Gesรน sfidano, secondo i rispettivi ruoli, il precetto dato da Dio stesso a Mosรจ.

La legge antica non puรฒ perรฒ essere qui paragonata alla norma che consentiva al marito di ripudiare la moglie. In quel caso Gesรน chiarisce che la possibilitร  del ripudio era stata data per la durezza del cuore. In questo caso la legge poteva certamente avere una motivazione di carattere โ€œepidemiologicoโ€, o comunque di buon senso alla luce delle scarse conoscenze mediche del tempo.

Gesรน, pur non intendendo abrogare la legge antica, รจ tuttavia venuto a mostrarci come essa vada rivista alla luce si una regola piรน importante. E in presenza di leggi non compatibili, la legge piรน importante prevale. รˆ in insegnamento decisivo anche per noi. Nell’antichitร  non esisteva distinzione, concettuale ma neppure pratica, fra ambito religioso e ambito civile.

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Oggi, almeno nel mondo che รจ, o รจ stato, cristiano, la distinzione รจ invece consolidata. E allora puรฒ succedere che le leggi dello stato e quelle di Dio non vadano del tutto d’accordo. Ricordiamocene sempre, il tribunale degli uomini puรฒ assolverci o condannarci ma non ha l’ultima parola. L’ultima parola spetta al Re che separerร  i capri dalle pecore secondo un’unica legge, non scritta in alcun codice civile o penale.

Per riflettere

Avete inteso che fu detto agli antichi: non uccidereโ€ฆ Siamo consapevoli che puรฒ non essere sufficiente il non infrangere la legge per entrare nel Regno dei cieli?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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