Il sabato. Più volte nei vangeli ritorna il tema del sabato e la discussione intorno alla sua osservanza. Questo giorno, infatti, rimanda alle prime pagine del libro della Genesi, ai giorni della creazione, quando, dopo il lavoro, Dio si riposò e benedisse il settimo giorno. A imitazione del Signore l’uomo è inviato a riposare, astenendosi da ogni lavoro. Una serie di precetti regola l’osservanza del sabato. In fondo il riposo è un’occasione per gli esseri umani per trovare il senso della vita: non solo esseri che producono, ma esseri di relazione, con Dio e con i fratelli, esseri liberi, esseri a immagine di Dio.
Il rischio è perdere di vista il vero significato del giorno benedetto da Dio. Un rischio sempre in agguato quando si guarda solo alla lettera e non al cuore di ogni norma. A questo significato profondo rimandano le parole di Gesù: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».
L’argomentazione che Gesù pone e presenta ai suoi interlocutori è significativa e rimanda al modo ebraico di leggere le Scritture: cercare nelle Parola di Dio una situazione analoga, commentare la Bibbia con la Bibbia. Gesù lo fa rimandando a un episodio della vita di Davide e sottolineando: «Non avete mai letto quello che fece Davide…». In fondo rimanda proprio a quella Parola di Dio a cui i farisei facevano riferimento, criticando il suo agire e mostrando loro come il suo agire abbia dei precedenti proprio nelle Scritture.
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Per riflettere
Nella mia esperienza di fede come vivo le regole, le norme, i precetti? Mi sento una persona liberata dall’amore di Dio? Comprendo che il sabato è per me, per ritrovare il senso profondo della vita umana?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi