La radicalitร e austeritร della predicazione di Giovanni Battista e del suo esempio di vita, piรน ancora della predicazione e della vita di Gesรน, le rendono un terreno di confronto ideale per gettare la maschera e distinguere da che parte si stia riguardo all’annuncio della buona novella.
I capi dei sacerdoti da una parte sono molto puntigliosi con Gesรน e vogliono verificare i suoi titoli: ha la laurea per predicare oppure no? Ma dall’altra parte sono molto meno esigenti nei confronti di se stessi, e la migliore risposta che trovano riguardo a cosa pensano della predicazione di Giovanni รจ forse la piรน vigliacca possibile: ยซNon lo sappiamoยป.
Sono sostanzialmente nella stessa posizione del re Erode, che โascoltava volentieriโ Giovanni, ma che non si รจ mai deciso a fare reale spazio alla sua parola, ed alla fine รจ rimasto vittima della sua stessa doppiezza, oltre che della sua vanagloria.
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La risposta finale di Gesรน (ยซNeanche io vi dico con quale autoritร faccio queste coseยป) non รจ un artificio infantile per liberarsi da una discussione scomoda. ร piuttosto un rifiutare una domanda che รจ tendenziosa fin dall’inizio: i capi dei sacerdoti stanno cercando una ragione formale per potersi assolvere dall’esaminare la predicazione di Gesรน nel merito, e quindi mantenere la posizione di ambiguitร che tenevano anche con Giovanni. Gesรน non ha alcuna intenzione di ridursi ad una lotta di carte bollate. A lui interessa il cuore dell’uomo: sacerdoti, ci credete oppure no?
Per riflettere
Lo spunto di riflessione oggi รจ abbastanza ovvio: quanto facilmente cadiamo anche noi nella tentazione di screditare sul piano formale chi ci mette davanti alle nostre responsabilitร (personali, lavorative, religiose, sociali, di qualsiasi tipo) invece di confrontarci ed essere trasparenti riguardo a ciรฒ che abbiamo veramente nel cuore?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi