Medita
Gesù è il figlio di Giuseppe, un falegname di Nazareth ed effettivamente, per le leggi del tempo, non ha nessun tipo di autorità che giustifichi le sue azioni e i suoi insegnamenti. Lo scandalo degli anziani e dei dottori della legge nasce proprio da questo: Egli risulta per loro poco controllabile, poco inquadrato, sfuggente a qualsiasi definizione. È temuto dall’autorità religiosa del tempo perché obbedisce solo al Padre. Ecco quindi che la domanda “Con quale autorità fai queste cose?” diventa l’espressione della paura del nuovo, del diverso, di ciò che non comprendono.
L’insegnamento di Gesù è, come al solito, opposto a quella che è la logica umana: Egli ci insegna che per arrivare alla Verità dovremo essere disposti a cambiare parere, a cambiare posizione, a lasciarci interrogare, a metterci in discussione.
Se nella nostra quotidianità scegliamo il potere del dominio, del controllo, non capiremo mai il potere dell’umiltà, della mitezza e dell’amore, che vengono da Cristo.
Rifletti
Ti chiedo Signore il coraggio di cambiare, il coraggio di mettermi in discussione e ripartire da capo, se serve. Ti chiedo la grazia della libertà interiore, che mi permetta sempre di puntare in alto e di non lasciarmi schiacciare dai giudizi e dalle consuetudini.
Prega
Signore, tu sei la vita che voglio vivere,
la luce che voglio riflettere
il cammino che conduce al Padre,
l’amore che voglio amare,
la gioia che voglio seminare attorno a me.
Gesù, tu sei tutto per me,
senza Te non posso nulla.
Tu sei il Pane di vita che la Chiesa mi dà.
È per te, in te, con te che posso vivere.
(Madre Teresa di Calcutta)
Fonte: Ascolta e Medita – Dicembre 2019 curato da Tommaso Rizzo e Rebecca D’Andrea – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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