Medita
Tutte le volte che leggo questo brano sento rinascere in me una sfida emozionante: trovare un punto di equilibrio tra il già difficile “essere sale e luce” e farlo con umiltà, nella realtà in cui vivo.
Nel mondo di oggi l’aspirazione di tutti è di assomigliarsi tutti, essere belli, giovani, truccati, alla moda: giovani e vecchi, tutti vestiti e pettinati uguali e, soprattutto, con lo stesso stile di vita.
Ma il messaggio del Vangelo è essere “contro moda”. L’invito rivolto alla comunità dei cristiani di oggi è ancora attuale: non rimanere chiusi in sé stessi, ma aprirsi al mondo e lasciarsi riconoscere da tutti. Come il sale dà gusto al cibo e la luce illumina la via, così i cristiani devono distinguersi per dare sapore e gioia alla società, per offrire l’esempio da seguire, per amore degli altri.
Il messaggio è chiaro ma è difficile da mettere in atto: come si può dare gusto, gioia alla vita, essere di esempio per gli altri, quando sappiamo che i cristiani non brillano di luce propria ma la ricevono e la riflettono da Dio tramite Gesù?
Dobbiamo allora imparare ad usare il giusto discernimento, a trovare la retta dimensione della solidarietà nella quale nascondere sé stessi, consapevoli di essere solo gli apportatori di un gusto autentico. Solo cinghia di trasmissione.
È questa la sfida: non diventare insipidi perché se il sale non mantiene il sapore, non serve più e viene buttato via. Se ci si immerge nella banalità, se ci si appiattisce sul così fan tutti, non si è più capaci di specificità, non si ha più ragione di essere. Se la luce non è più guida, perde intensità e si spegne.
Rifletti
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Prega
Signore Gesù, tu hai messo dentro il nostro cuore
il sale che rende il sapore vero alle cose
e la luce che illumina il nostro cammino e quello dei fratelli.
Solo il peccato può farci perdere questi due carismi.
Aiutaci affinché non rinunciamo ad essere così come tu ci hai creato.
Per il resto ci guidi la consapevolezza di san Paolo
di “non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso”.
AUTORE: Claudia Lamberti e Gabriele Bolognini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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