Arcidiocesi di Pisa โ€“ Commento al Vangelo del 15 Dicembre 2022

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Giovanni, il piรน grande degli uomini, atteso da generazioni in quanto messaggero inviato davanti al Messia per preparare la sua via. Giovanni che โ€œbattezzava nel desertoโ€ (Mc 1, 4), immergeva nellโ€™acqua proprio nel luogo in cui lโ€™acqua non cโ€™รจ, per far sorgere vita lร  dove tutto parla di morte. Eppure, dice Gesรน, โ€œil piรน piccolo nel regno di Dio รจ piรน grande di luiโ€.

Giovanni รจ nato da una donna. Noi siamo nati dallโ€™acqua e dallo Spirito. Siamo stati rigenerati e rivestiti di una dignitร  di cui รจ difficile capacitarsi: di re (per sperimentare piena libertร  e pieno potere su sรฉ stessi), di sacerdote (per offrire non piรน animali morti ma sรฉ stessi viventi) e di profeta (per essere in grado di decifrare la realtร  con la Parola di Dio).

Viviamo in un tempo di promesse compiute. Dio fa nelle nostre vite quanto ha fatto nella vita di Elisabetta e Zaccarรฌa, nella vita di Giovanni. Viene con una promessa di cui possiamo essere sicuri di vedere la realizzazione. Dio non ritira la sua parola. Dio รจ giusto e non si stanca di ripeterci โ€œAnche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, nรฉ vacillerebbe la mia alleanza di pace, dice il Signore che ti usa misericordiaโ€ (Is 54, 10).

FONTE: Ascolta e Medita โ€“ Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

Il commento di oggi รจ proposto da Gabriela Rogowska.

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