Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 15 Aprile 2021

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Per una piena comprensione di questo brano evangelico è necessario a mio giudizio collocarlo nella situazione contingente alla quale si riferisce. Chi parla è Giovanni Battista, che si trova a rispondere a chi gli chiedeva perché tutti accorressero a ricevere il battesimo da Gesù. La domanda è sicuramente capziosa e cerca di suscitare un antagonismo di Giovanni nei confronti di Gesù che, dopo essersi fatto battezzare da Giovanni, aveva iniziato ad impartire un “suo” battesimo.

La risposta di Giovanni è così limpida da scoraggiare qualunque malizia. Alzando il livello del discorso ben al di sopra del battesimo, Giovanni conferma l’origine divina di Gesù, da lui peraltro già annunciata prima di incontrarlo. E quindi: “Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti”! Poi, alludendo con tutta probabilità proprio a se stesso, soggiunge, a beneficio di coloro che lo stavano interrogando: “Ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra”.
Accettare la testimonianza di Gesù, ricevere cioè il suo battesimo, “dà lo Spirito”, e lo dà “senza misura” precisa Giovanni, quasi a dare anche la dis-misura di un improponibile confronto tra se stesso e Gesù.

Per riflettere

Vi invito a riflettere sulle ultime parole del brano: “Chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui”, che riportano ai toni minacciosi della predicazione originaria di Giovanni. Pensiamo anche che Giovanni, incarcerato e in punto di morte, manderà a chieder ragione a Gesù delle sue frequentazioni dei peccatori (Mt 11, 2). Emerge da tutto ciò la difficoltà per un ebreo, per quanto profeta, di capire gli aspetti di misericordia della missione di Gesù. E per noi?

Preghiera finale

O Dio, Padre buono,
vogliamo ringraziarti con tutto il cuore
per il dono del santo Battesimo,
per mezzo del quale siamo divenuti tuoi figli
e tempio vivo dello Spirito Santo.
Ti ringraziamo perché, con l’acqua battesimale,
ci hai fatto risorgere con Cristo
e hai riempito la nostra anima dello splendore della tua grazia.
Vogliamo rinnovare in questo momento le nostre promesse battesimali,
con le quali ci siamo impegnati a vivere nella santità dei figli di Dio.
Conserva in noi la fede, la speranza e la carità,
e concedici di essere fedeli alla tua legge per tutta la vita.


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi