Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 14 Marzo 2022

499

“Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”. Come possiamo ambire a essere misericordiosi come lo è il Signore nostro Dio? Perché mai nostro Signore dovrebbe pretendere da noi peccatori la perfezione che è solo di Dio? A prima vista sembrano parole dette per scoraggiarci, per prendersi gioco di noi, perché è come se ci chiedesse di raggiungere un traguardo irraggiungibile.

Il resto del brano ci aiuta a fare chiarezza. Quello che ci chiede nostro Signore è di amare senza fare calcoli, perché l’amore che fa calcoli, che tiene una segreta contabilità, non è l’amore cristiano, non è l’amore che ci salva. Se giudichiamo e condanniamo prima di amare stiamo misurando l’altro e cadremo nel tranello di dosare l’amore in base al giudizio.

Solo il perdono, cioè l’oblio perenne dei male ricevuto, riuscirà a evitare di misurare il bene che possiamo fare. Perché il perdono ci rende innanzitutto liberi: liberi dalla contabilità del male e del bene, liberi dalla misura che dispensa l’amore in base ai meriti dell’altro. Il demonio sa bene che mettere un contatore al cuore per misurare l’amore è il primo passo verso la nostra rovina, è il modo certo per chiudere prima o poi quel rubinetto e separarci dalla fonte della misericordia che è Dio.

Il Padre nostro ci ama senza limiti, il suo è un amore senza misura, un amore libero. Nostro Signore ci vuole liberi, liberi dalla paura di dare troppo, dalla paura di amare eccessivamente. È questa paura che genera il peccato e finisce per allontanarci da Dio.

Per riflettere

Un Cristianesimo di carità senza verità può venire facilmente scambiato per una riserva di buoni sentimenti, utili per la convivenza sociale, ma marginali. In questo modo non ci sarebbe più un vero e proprio posto per Dio nel mondo. La carità eccede la giustizia, perché amare è donare, offrire del “mio” all’altro; la carità supera la giustizia e la completa nella logica del dono e del perdono. (Benedetto XVI, Caritas in Veritate)


AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Monica e Giuseppe Lami
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi