Medita
Gli insegnamenti che Gesù dà a chiunque voglia ascoltarlo non sono norme legalistiche o moraleggianti, fredde e impersonali come le normative della legge che tutti indistintamente devono osservare. E che, una volta compiuti tutti gli adempimenti formali, ci consentono di sentirci la coscienza a posto. La Parola di Dio non è fatta per sedare la coscienza ma per svegliarla, metterla in discussione, farla crescere. Nella sinagoga di Cafarnao e nei templi chiusi del nostro cuore spesso impaurito Gesù vuole portare la salvezza. Per questo ci chiede di cambiare vita, di muoverci verso di lui. Di camminare, di compiere un percorso di fede. Come una lama a doppio taglio, il suo insegnamento purificherà la nostra coscienza spezzando la nostra schiavitù verso le abitudini rassicuranti, il timore di rischiare e di evolvere, di vivere controcorrente. Ci saranno momenti in cui rimpiangeremo la schiavitù, desiderando una vita tranquilla e senza problemi, che però non esiste nella realtà ma è soltanto una via di fuga della nostra mente. Gettiamo perciò gli “spiriti immondi” del nostro cuore in Dio perché non ci dominino. Questo vale più del legalismo religioso e del sentirsi “la coscienza a posto”.
Rifletti
Sono disposto, e fino a che punto, a farmi cambiare da Gesù e dalla sua Parola? Accolgo in me gli “spiriti immondi”, disagi, paure, angosce, desideri cattivi, e li metto nelle mani di Dio perché purifichi la mia vita?
Prega
Cristo per noi è tutto.
Se vuoi curare le ferite, Egli è il medico.
Se sei riarso dalla febbre, Egli è la fontana.
Se sei oppresso dal peccato,
Egli è il perdono e la santità.
Se hai bisogno di aiuto, Egli è la forza.
Se temi la morte, Egli è la vita.
Se desideri il cielo, Egli è la via.
Se fuggi le tenebre, Egli è la luce.
Se cerchi il cibo, Egli è l’alimento.
(Sant’Ambrogio)
Fonte: Ascolta e Medita – Gennaio 2020 curato da Domenico Coviello, Angela Castino – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
Gesù insegnava come uno che ha autorità.