Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 14 Dicembre 2019

Medita

Il dialogo che oggi riporta il Vangelo segue immediatamente l’episodio della Trasfigurazione: sul Tabor i discepoli avevano visto Mosè ed Elia che conversavano con Gesù. Conoscendo la tradizione, essi sapevano che prima del Messia doveva arrivare Elia e quindi ecco che arriva la domanda: “Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?”. Questa domanda ne nasconde un’altra, più profonda: “Chi è Elia?”. E a questo punto interviene Gesù: “Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto”. Si riferisce a Giovanni il Battista e chiarisce ogni dubbio dei discepoli. È Giovanni l’Elia atteso ed è a lui che hanno fatto tutto quanto hanno voluto, fino ad ucciderlo.

Gesù oggi ci chiede di leggere i tempi e gli eventi che scandiscono la vita; non solo quelli miracolosi, ma anche e soprattutto le piccole cose, i piccoli avvenimenti che riempiono le nostre giornate e attraverso cui Egli può entrare nei nostri cuori. Infatti tra le righe storte della nostra vita si aprono delle piccole brecce attraverso cui una voce grida di “preparare la via”.

La prima grande conversione che dovremmo domandare è proprio questa: quella di saper essere attenti a ciò che succede, a ciò che viviamo. Perché se non siamo attenti, se non stiamo cioè in attesa, rischiamo di non riconoscere i segni che il Signore ci manda.

Rifletti

“Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”. (Mt 25, 13)

Prega

O amabilissimo San Giovanni della Croce,
anima eccelsa irradiata dalla luce di Dio,
proteggi le nostre povere anime, preoccupate dai beni terreni,
e insegnaci la via stretta e ardua che conduce al Monte del Signore.
Fa’ che comprendiamo il valore delle realtà divine,
e la fragile labilità di tutte le cose umane.
Tu che sei il padre degli spirituali, il patrono dei mistici,
il maestro della contemplazione e la guida alle più sublimi forme di orazione,
infondi energia e slancio al nostro spirito,
affinché, con l’aiuto della grazia, impariamo ad amare Dio sulla terra
per poi giungere a goderlo eternamente nella patria beata del Regno. Amen.

Fonte: Ascolta e Medita – Dicembre 2019 curato da Tommaso Rizzo e Rebecca D’Andrea – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi


Elìa è già venuto, e non l’hanno riconosciuto.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 17, 10-13   Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».   Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».   Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista. Parola del Signore

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