Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 13 Marzo 2020 – Mt 21, 33-43.45-46

Medita

La vigna piantata su  un terreno è la vigna ideale, circondata da una siepe, con una buca per il torchio e una torre. La vigna è amata e curata e mi fa pensare al creato, desiderato, progettato e realizzato da Dio e del quale l’uomo fa parte. Dio ce l’ha dato in usufrutto, non è di nostra proprietà: abbiamo il compito di curarlo, perché dia frutto.

L’uomo invece cosa ha fatto? Ha pensato che la terra e il creato fossero sua proprietà e invece di rispettare, custodire e coltivare con amore, ha saccheggiato e distrutto senza rispettare il diritto di usufrutto che gli aveva donato Dio. Inoltre, non solo l’uomo si è dimenticato volutamente di Dio e del Figlio Suo, ma anche di sé stesso e della fine indegna che farà se continuerà a vivere rinnegando il suo ruolo di creatura. La vigna mi fa pensare alla vita di ogni uomo, desiderata, progettata e realizzata dal Signore per amore. In origine è perfetta, ma l’uomo ha la libertà di decidere, se viverla come un dono di Dio o come un diritto dove  egoismo e  sopraffazione diventano le caratteristiche predominanti.

Eppure Gesù cita il salmo 118 per ricordarci che anche se Dio viene scartato, rifiutato dagli uomini, ucciso… Lui sarà sempre la pietra d’angolo, la pietra sulla quale si fonda tutta la nostra storia e “sarà sempre una meraviglia ai nostri occhi”!

“Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare Suo Figlio unigenito perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di Lui” (Gv 3, 16–17).

Rifletti

Abbiano inoltre rispetto per le altre creature, animate e inanimate, che “dell’Altissimo portano significazione” e si sforzino di passare dalla tentazione di sfruttamento al francescano concetto di fratellanza universale. (San Francesco di Assisi, Regola—La forma di vita, art. 18)

Prega

Nell’attesa della vita eterna, ci uniamo
per farci carico di questa casa che ci è stata affidata,
sapendo che ciò che di buono vi è in essa verrà assunto nella festa del cielo.
Insieme a tutte le creature, camminiamo su questa terra cercando Dio,
perché “se il mondo ha un principio ed è stato creato,
cerca chi ha creato, cerca chi gli ha dato inizio,
colui che è il suo creatore”(Basilio Magno).
Camminiamo cantando!
Che le nostre lotte e la nostra preoccupazione per questo pianeta
non ci tolgano la gioia della speranza.
(Papa Francesco, Laudato si’ 244)

Fonte: Ascolta e Medita – Febbraio 2020 curato da Domenico Coviello, Angela Castino – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi


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