Gesù non chiede ai suoi discepoli di subire il male, anzi, chiede di reagire, però non con un altro male, ma con il bene. Solo così si spezza la catena del male: un male porta un altro male, un altro porta un altro male… Si spezza questa catena di male, e cambiano veramente le cose.
Il male infatti è un “vuoto”, un vuoto di bene, e un vuoto non si può riempire con un altro vuoto, ma solo con un “pieno”, cioè con il bene. Una pace senza Croce non è la pace di Gesù. Il Signore ci faccia capire bene come è questa pace che Lui ci regala con lo Spirito Santo. (Papa Francesco)
Per riflettere
Cogliere il tempo favorevole, riconoscere il giorno della salvezza significa anche questo: trasformare persino le situazioni più difficoltose in luoghi nei quali il bene può essere comunque operato, l’amore può comunque risplendere. Quali sono i luoghi o le situazioni della mia vita dove ho lasciato vincere la logica del male? Quando non ho concesso all’altro una seconda possibilità?
Preghiera finale
Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;
quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante,
fammi condividere la croce di un altro;
quando non ho tempo,
dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato, fa che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri,
dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona.
(Madre Teresa di Calcutta)
AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Elisa e Marco Castrucci
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi