Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 13 Gennaio 2023

1963

Il Maestro รจ in cittร , non c’รจ tempo da perdere con un’occasione cosรฌ; recuperata una barella di fortuna i quattro amici del paralitico partono con lui alla volta della casa che quel giorno ospita Gesรน. La trovano stracolma, ma neanche questo li ferma: decidono di arrampicarsi, issare il paralitico, scoperchiare il tetto e calare il malato. Sono azioni che appaiono straordinarie, ma rientrano nell’ordinario per la fede intensa dei quattro portatori. Una fede che non dispera, che dona forza, coraggio e creativitร .

โ€œVedendo la loro fede, disse al paralitico: ยซFiglio, ti sono perdonati i peccatiยปโ€: quella a cui assistiamo รจ una preghiera materiale di intercessione. รˆ la fede dei portatori a salvare il paralitico: Gesรน non puรฒ non notare la forza del gesto d’amore caritativo ed รจ questo a spingerlo a compiere i miracoli del perdono e della guarigione.

Quella dei portatori รจ una comunitร  premurosa e amorevole, una Chiesa che si fa carico delle ferite di un fratello debole e lo porta a Gesรน. La guarigione del fratello sarร  fonte di gioia e meraviglia per tutti.

Il paralitico, invitato da Gesรน, si alza e si allontana sulle sue gambe. Questa immagine ci fa pensare alla veritร  esistenziale della guarigione dal peccato. La dignitร  del perdono ci rinnova. รˆ grazie alla misericordia del Signore che il paralitico guarito รจ in grado di alzarsi e portare la barella, segno della sua malattia, con sรฉ. รˆ grazie a quella stessa misericordia che sappiamo farci carico del peso dei nostri peccati, ad alzarci in piedi rinnovati e a portare con noi la nostra storia di perdono.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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I commenti sono curati da Marta e Enrico Puglisi