Arcidiocesi di Pisa โ€“ Commento al Vangelo del 12 Giugno 2021

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Questo passo del Vangelo di Luca mi ha sempre colpito: come รจ possibile che Maria e Giuseppe non si siano presi cura del proprio figlio, appena adolescente, nel viaggio di ritorno da Gerusalemme a Nazareth? Proprio questi genitori, cosรฌ straordinari, con un compito cosรฌ prezioso e consapevoli di custodire un tesoro affidato loro da Dio stesso! Solo dopo un intero giorno di viaggio si sono chiesti dove fosse, cercandolo tra parenti e amici. Tre giorni ci sono voluti perchรฉ lo potessero ritrovareโ€ฆ nel tempio di Gerusalemme.

รˆ il primo distacco tra la Madre e il Figlio, il primo dolore di Maria. Penso a lei, a quei lunghi giorni di disperazione, di buio. Maria non ha perso Gesรน in quei tre giorni, ma, pur essendo tutta bella e tutta santa, rivestita dello splendore di Dio, ha vissuto la sete della perdita di Gesรน, il suo Signore. Maria ha perso se stessa e la sua vita; senza Gesรน ha sperimentato โ€œla notte oscuraโ€, e ha capito che senza di Lui lโ€™umanitร  รจ nellโ€™angoscia, lโ€™umanitร  รจ morente. Ritrovando suo figlio nel tempio ha ritrovato se stessa, la sua identitร . Bellissime e commoventi le parole: โ€œEcco, tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo!โ€. Mi domando: perchรฉ Dio ha permesso tutto questo?

Al tempio Maria non ha compreso la risposta del giovane Gesรน, ma ha custodito tutto questo nel suo cuore; tutto ciรฒ che Dio le faceva vivere come un dono. Credo di trovare la risposta nel passo delle nozze di Cana: Dio ha permesso a Maria di fare lโ€™esperienza di buio perchรฉ potesse comprendere lโ€™angoscia dellโ€™essere senza Dio. Le ha donato la capacitร  e la sensibilitร  per vedere che proprio lรฌ, in quelle nozze, non cโ€™era gioia. Lei sa che solo suo figlio puรฒ donare vitaโ€ฆ una vita nuova! รˆ strano che nei due episodi ci sia un dialogo tra madre e figlio nel quale il Signore risponde con poca dolcezza, quasi a prendere le distanze dalla madre.

Eppure, se nel tempio il giovane Gesรน replica che lui รจ lรฌ perchรฉ deve occuparsi delle cose del padre suo (ma poi starร  sottomesso ai genitori), a Cana รจ la madre che lo apre alla sua missione, quasi a indicare che quello รจ il tempo di andare, di non stare piรน sottomesso. Maria รจ stata la prima che ha accolto Gesรน nella sua vita e in seguito ha diviso con gli altri il dono ricevuto. Maria offrรฌ il suo corpo, la sua forza, tutto il suo essere per dare vita al corpo di Gesรน.

E Maria รจ colei che riconosce i nostri bisogni, le nostre mancanze; รจ colei che ci porta a Gesรน per essere guariti e per essere salvati, perchรฉ รจ nostra avvocata. Maria e Gesรน sono una cosa sola: dove รจ la madre cโ€™รจ sempre il figlio, dove รจ il figlio cโ€™รจ anche sua madre.

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Per riflettere

Dobbiamo occuparci quotidianamente delle cose del padre per rimanere ancorati a Gesรน, come Maria che custodiva tutto ciรฒ che viveva nel suo cuore, ed elaborarlo attraverso la preghiera e la parola di suo figlio.

Preghiera finale

Santa Maria Vergine, non vi รจ alcuna simile a te, nata nel mondo, tra le donne,
figlia e ancella dellโ€™Altissimo sommo Re il Padre celeste,
Madre del Santissimo Signore nostro Gesรน Cristo, Sposa dello Spirito Santo,
prega per noi con San Michele Arcangelo e con tutte le potenze dei cieli
e con tutti i santi, presso il Tuo Santissimo Diletto Figlio, Signore e Maestro.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
come era in principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli.
(San Francesco di Assisi, Antifona dellโ€™ufficio della Passione del Signore)


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita โ€“ Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi