Oggi meditiamo il primo testo tratto dal capitolo otto del vangelo di Marco. Un brano dal significato molto profondo e conosciuto anche nelle versioni degli altri evangelisti.
Marco è molto attento a consegnarci l’attività del Maestro sempre in cammino, mai fermo né stanziale. Insegna nella terra santa e non disdegna di predicare alle genti; attraversa deserti e naviga sui laghi; entra nelle città come in paesi meno importanti. In ogni occasione non mancano mai quanti desiderano ascoltare le sue parole o chi spera di essere testimone dei suoi segni.
Talvolta le sue parabole non sono comprese nemmeno dai discepoli. Anche i segni compiuti, anche quelli più clamorosi, non portano seguaci ad aggiungersi al gruppo che si sta creando intorno all’Emmanuele.
L’evangelista indica un numero elevato di persone che, addirittura da giorni, lo seguono. Si sono spinti troppo lontano dai centri abitativi e sorge il problema di come sfamare un numero così importante.
Il gesto compiuto da Gesù può essere registrato solo dai discepoli. Loro sanno l’impossibilità oggettiva di consegnare cibo a tutti. Il numero riportato è già enorme e stride fortemente con l’esiguità di quanto possono offrire. Al di là del ripetersi del numero sette (pani, sporte) che evoca la perfezione della creazione e l’attenzione dell’evangelista di sottolineare la méta successiva dove si sarebbe recato (suggerisce un cammino missionario per portare la buona notizia a tutti), il testo offre un linguaggio eucaristico che troviamo nella celebrazione domenicale.
Il Signore “prese” i pani, pronunciò una preghiera “rese grazie”, li “spezzò”, e vennero distribuiti. A tutti. Senza escludere nessuno.
Per riflettere
Gesù disse di sé stesso di essere il “Pane di vita”. Il Risorto si offre a noi e non vuole che nessuno ne sia privato. Non sappiamo le parole pronunciate da Gesù mentre parlava alla folla. Nella Parola leggiamo che lui è il Logos, la Parola che ha preso carne. Il Pane che è Parola. E che si offre a chiunque.
AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Massimo Salani
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi