Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 11 Settembre 2021

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Quante volte ci รจ capitato di entrare in una casa o in un ufficio e trovare delle piante bellissime? Ti avvicini, tocchi le foglie e ti accorgi che sono di plasticaโ€ฆ che delusione!
Immaginiamo allora la scenetta: Gesรน che da lassรน guarda i suoi amici ai quali ha donato tutto il suo amoreโ€ฆ e come ringraziamento che cosa ottiene? Persone che si ostinano a rimanere di plastica! Belle da vedere, ma alla fine non danno frutti.

A parole siamo dei fenomeni, ma se consideriamo i fatti siamo un po’ scarsiโ€ฆ
La vera fede, infatti, si mostra in tutti gli aspetti della vita quotidiana. Se decidiamo di stare attaccati alla croce veramente, i frutti saranno buoni per forza.

Paolo รจ molto chiaro: โ€œIl frutto dello Spirito invece รจ amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontร , fedeltร , mitezza, dominio di sรฉโ€ (Gal 5, 22); quindi non abbiamo scuse. Chi ha fiducia in Dio produrrร  sempre questi buoni fruttiโ€ฆ e prima o poi diventerร  una roccia anche per gli altri. E se tante persone ci vedono come degli alberi rinsecchiti, non lasciamoci condizionare! Quante volte infatti abbiamo visto un alberello piccoletto e storto, con tanti frutti, che sta di fianco a un albero enorme ma che ha solo foglie? Tante volte, e ci siamo pure stupitiโ€ฆ questa รจ l’ironia di Dio!

Perรฒ ci sono anche alberi belli frondosi che hanno dei frutti giganteschi, ma dentro hanno solo il verme. Come quelle persone che fanno, fannoโ€ฆ e non finiscono mai di fartelo notare, e cosรฌ le opere apparentemente buone vengono rosicchiate dal verme della vanagloria del proprio โ€œioโ€.
Prendiamo dalle parole di Gesรน solo quello che ci garba e quello che ci disturba lo accantoniamo, come se fosse un surplus. Invece sono proprio le parole che ci scocciano che ci devono far riflettere. E se le parole di Dio non entrano nel nostro cuore e non ci dicono niente, significa che stiamo perdendo tempo. Insomma, siamo di plastica!

Meditare la Parola di Dio, metterla in pratica, non รจ facile e richiede tanto tempo e sacrifici da parte nostra. Ma una volta fatto un po’ di allenamento viene quasi spontaneo abbandonarsi a lui e credergli. Credere che Cristo vuole solo il nostro bene, credere che Lui desidera essere nostro amico.

Preghiera finale

Chi ascolta le mie parole
e le mette in pratica,
alleluia, alleluia, alleluia,
rimane saldo come la casa
costruita sopra la roccia.
(canto liturgico)

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AUTORE: Michela e Paolo Buti, Cristina e Emanuele Cattin
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi