Commento al Vangelo di oggi
Sono parole chiare, lapidarie, vigorose. Sono come un riassunto di tutto quello che Gesù ha predicato fino ad ora. C’è un “filo diretto” con il Padre: dietro ogni sua parola, ogni sua azione c’è il Padre: è la sua obbedienza che colpisce, un’obbedienza che arriverà fino alla croce.
Gesù è parte di un grande disegno di redenzione voluto dal Padre, disegno che Egli ha accettato: “Il suo comandamento è vita eterna”. Gesù è il grande intermediario tra noi ed il Padre, ci aiuta a capirlo, fatto uomo come noi ma portavoce di una realtà più grande: “Ciò che dico lo dico come il Padre me l’ha detto”. Quale grande disegno ha ideato il Padre: mandare il Figlio in forma umana così vicino a noi, nella piccola realtà di Nazareth, falegname come il Padre terreno, devoto alla madre Maria, amoroso con i discepoli ed i seguaci, ma al tempo stesso capace di grandi “lezioni”. Ci “porge” la parola del Padre in modo chiaro, comprensibile; è la nostra luce che ci trae fuori dalle tenebre, ci mostra la via sicura per la nostra salvezza.
Se ci sarà una condanna sarà solo nell’ultimo giorno. Ma c’è spazio di perdono fino alla fine. Pensiamo al malfattore crocifisso con Cristo: la braccia del Padre sono aperte per ricevere il peccatore pentito.
Per riflettere
Quanto riusciamo veramente ad ascoltare le parole di Gesù che sono le parole del Padre?
L’ascolto nella nostra società dove ognuno vuole essere protagonista è diventato difficile. Il vero ascolto, la condivisione, la riflessione, il silenzio: nessuno ascolta più nessuno, nessuno sa fare più silenzio. Abbiamo perso il senso della contemplazione, siamo soli, vuoti e rumorosi.
Impegniamoci a cercare veramente questo contatto profondo con la Sua parola, “entriamo” nel suo messaggio d’amore e dimentichiamoci di noi, quel noi che percepiamo sempre maiuscolo.
Preghiera finale
Possa la nostra fede essere forte;
possa la nostra fede essere salda.
Possa essere fondata sulla parola di Dio,
sulla profonda conoscenza del messaggio del Vangelo
e soprattutto della vita, della persona e dell’opera di Cristo.
(Giovanni Paolo II)
AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi