Il lebbroso del Vangelo è un uomo molto coraggioso, infrange le norme per le quali è segregato e va da Gesù, lo supplica: “Se tu vuoi, puoi purificarmi”.
I lebbrosi non soltanto soffrivano l’umiliazione di un corpo che fa impressione per la malattia, ma sentivano su di sé il pregiudizio della gente che li riteneva puniti da Dio, come se lui o i suoi genitori avevano commesso chissà quali peccati per meritarsi un tale castigo. Ecco perché il lebbroso dice “Se tu vuoi, puoi purificarmi”: cioè puoi togliermi quei peccati, e donarmi la guarigione fisica dopo che mi hai dato la guarigione spirituale.
Gesù abbatte ogni prescrizione e ha compassione, tende la sua mano, lo tocca e gli dice: “Lo voglio, sii purificato!”. Cosa vuole Dio? Dio non vuole il male, non vuole il castigo del peccato, non vuole il disprezzo. Dio vuole il nostro benessere, la nostra salvezza, la nostra guarigione interiore.
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Gesù è venuto a dirci che, nonostante il dolore e la sofferenza, il volto di Dio è il volto di un Dio buono, che vuole il bene, vuole la pienezza dell’esistenza, vuole la purificazione vera. La guarigione fisica è un segno di questo amore misericordioso di Dio che è Padre buono ed esprime a noi la tenerezza del suo amore.
“Lo voglio”: il Signore vuole la vita, la dignità, lo sviluppo di ogni persona. Quando si parla della lebbra e della emarginazione, che anche oggi comporta sempre una esclusione, pensiamo a tutte le emarginazioni della società e del mondo… Basta essere attenti per vedere come nella società ci sono tanti poveri, emarginati, disprezzati, esclusi, giudicati, additati.
Papa Francesco spesso ci aiuta a prendere coscienza di queste realtà, per farci diventare persone che vanno alla ricerca degli esclusi e promuovono forme di giustizia, di dignità e di fraternità. È facile fare delle speculazioni sulle belle parole del Vangelo, ma poi non si è capaci di informarci sulla situazione di tante persone: disabili, anziani, carcerati, quanti si rivolgono alla Caritas, immigrati.
Questo vangelo è un richiamo e un aiuto alla nostra sensibilità di persone cristiane. Meraviglioso è Gesù che ha dato vita piena al lebbroso e vuole togliere ogni emarginazione. Meravigliosa ogni persona che si accosta ai poveri, a quanti soffrono solitudine, esclusione, sfruttamento, pregiudizi, e porta dignità, giustizia, amore comprensione, accoglienza.
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Per riflettere
Operiamo da veri fratelli di Cristo, e dopo esserci purificati dal nostro egoismo, contribuiamo alla guarigione del nostro vicino.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi