La pericope di oggi, che termina le letture tratte da capitolo sette del vangelo di Marco, si pone in continuitร con il brano di ieri.
Gesรน attraversa territori che, secondo i farisei e gli scribi incontrati nelle letture precedenti, possiamo definire impuri. Sidรฒne e le cittร che formavano la regione chiamata Decร poli erano terre di impuritร : chi viveva in quei territori, compresi i pii giudei, erano consapevoli di mettere a repentaglio la loro puritร in ogni occasione.
Il Nazareno corre volentieri questo rischio. Non si sottrae nemmeno ad operare in quei territori gesti spesso compiuti in Giudea e in Galilea. Gesti, appunto. Quindi cโรจ piena consapevolezza nello smarcarsi dal rispetto delle leggi che lo impedivano; รจ consapevole di smarrire la puritร . Accetta lโincontro con gli โaltriโ disinteressandosi del legalismo religioso-sociale dellโepoca, perchรฉ privilegia unโazione volta a portare salute e una condizione umana decorosa anche a chi non appartiene al popolo eletto.
Era una vita difficile quella dei sordomuti, spesso ritenuti colpevoli (loro, oppure le famiglie) di qualcosa che segnava il loro corpo e il loro spirito. Erano reietti dalla societร . Non solo: erano reietti anche dalla religione che โvedevaโ in loro non la persona priva di sensi essenziali quanto chi non poteva nรฉ leggere nรฉ commentare la Torร nelle sinagoghe.
Il Salvatore allontanandosi dalla โfollaโ, non certo per evitare di contrarre impuritร , compie azioni molto concrete: mette le dita negli orecchi e tocca anche la lingua. La salute dei sofferenti viene prima del rispetto di norme e tradizioni che vorrebbero che lโuomo viva al loro servizio anzichรฉ occuparsi dei fratelli sofferenti.
Compie gesti che non sono innovativi. Sono radicati nella stessa Parola letta e pregata dai suoi avversari. Che, tuttavia, non lo riconoscevano come il Messia.
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Per riflettere
Ai contemporanei Gesรน ha donato la sua presenza umana. Il Maestro ha percorso le strade proclamando lโavvento del Regno in โopere e paroleโ. Oggi lo incontriamo nella Parola e servendo i fratelli. Ogni volta che invochiamo lโintercessione della madre del Nazareno, ricordiamo Dio che รจ Padre misericordioso e Maria, madre di misericordia.