Credere non è un fatto automatico e tantomeno facile; ma è per tutti. Dio ci offre la possibilità di credere e noi possiamo essere in grado di accogliere questo dono coltivando in primo luogo la fiducia totale in Lui.
Non occorre essere dotti o sapienti, conoscere a memoria le leggi e le scritture; non è necessario occupare i primi posti ed entrare dall’ingresso principale… le vie per arrivare al Signore sono tante, diverse, a volte si snodano in percorsi contorti o incomprensibili per la nostra mente.
Ma se la nostra ricerca del Bene è dettata da una speranza sincera e fiduciosa, allora la via ci conduce a Lui. È il caso del paralitico, che non potendo entrare dalla porta a causa della folla, si fa calare dal tetto e subito incontra Gesù e si trova accanto ai Maestri: c’è posto per tutti nella casa del Signore, ma è la purezza del cuore che favorisce l’incontro e la guarigione.
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La conoscenza della Parola da sola non basta se il cuore è offuscato dal pregiudizio, dal dubbio, dal timore dell’abbandono totale. Il Signore opera prodigi quando riponiamo in lui la nostra speranza e non ci arrendiamo davanti agli ostacoli; Egli perdona le nostre fragilità e gli errori commessi e ci invita a rimetterci in viaggio arricchiti dalla forza della sua grazia.
Per riflettere
Provo ad abbandonarmi completamente al Signore? So andare oltre le difficoltà che potrebbero allontanarmi da Lui? Ho il coraggio del paralitico del Vangelo?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi