Nei vangeli sinottici il processo a Gesรน viene posto nellโultima sua giornata vissuta davanti al sinedrio e finita con la crocifissione. Giovanni invece anticipa qui la sentenza di ucciderlo, subito dopo il racconto della guarigione del cieco nato, che aveva iniziato a vedere la realtร .
Invece quei giudei perseverano nella loro cecitร , non riconoscendo Gesรน e le sue opere. Sono prigionieri dellโimmagine di Dio che si sono fatti, e di fronte a Gesรน decidono di lapidarlo, perchรฉ bestemmia. Gesรน spiazza le loro certezze perchรฉ non rivela un Dio Giudice, non un Dio potente e dominatore, ma un Dio umile e povero, che porta su di sรฉ il male, che ama incondizionatamente, che รจ un buon pastore.
Gesรน risponde allโaccusa con la citazione del Salmo 81, 6: โIo ho detto: voi siete dรจi, siete tutti figli dellโAltissimoโ. Il Salmo esalta lโazione di Dio giudice che ha reso partecipe lโuomo del suo potere di giudicare.
Chi ha il compito del giudizio riceve una sorta di identificazione con Dio, perรฒ il Salmo pone anche lโaccento sui giudici iniqui che emettono sentenze ingiuste e sostengono la parte dei malvagi. Per i giudei, che hanno giร stabilito la sentenza di condanna, la citazione di quel Salmo suona probabilmente come unโulteriore provocazione e per questo cercano di catturarlo.
Gesรน scappa in un luogo indeterminato โal di lร del Giordanoโ. ร in questo luogo indeterminato dove possiamo trovare Gesรน, dove siamo chiamati ad andare per scoprire Gesรน.
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Per riflettere
Quante volte ci ostiniamo nel voler restare ciechi? Sappiamo vedere Gesรน presente in ogni istante della nostra vita? Cosa ci impedisce di riconoscere ogni persona come figlia e figlio di Dio? In quale modo riconoscere Dio come Padre di tutti incide sulla nostra percezione degli altri e sul modo in cui ci relazioniamo con loro?
FONTE: Ascolta e Medita โ Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi